Bibliografia Vichiana II

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BUSTI. MEDAGLIE, STATUE

mento in cui aspetta che gli si apra, un uomo d’una cinquantina d’anni, dal viso dolorante e cogitabondo, con in testa non il cappello a tre punte, ormai d’uso comune nel 1725, ma un cappellaccio da masnadiere, male avvolto in un mantello chilometrico col quale spazza la via, e nell’atto di trarsi un anello dall’ anulare sinistro, mentre sotto il braccio parimente sinistro stringe uno scartafaccio. Affacciato poi a una finestretta è un vecchietto occhialuto, biancobarbato e dai tratti spiccatamente ebraici, che, fiutando già il buon affare, spia con occhio cupido e furtivo il visitatore. Naturalmente, la scena, che nelle intenzioni dell'artista voleva essere tragica, ma che nell’esecuzione è riuscita alquanto grottesca, raffigurerebbe il Nostro che si disfà dell’anello famoso per sopperire alle spese di stampa della prima Scienza nuova (v. sopra p. 36). Inoltre dal quadro, a cura della Società promotrice di belle arti di Napoli, e per opera dell’incisore Francesco di Bartolo, venne tratta, nel 1866, un’incisione in acciaio, un esemplare della quale è nella collectio del Croce. L’altro pezzo iconografico, posseduto anch’esso dall'ora mentovata collectio, è una banconota da lire mille, che, riproducete quasi di prospetto un vecchio magro e imparruccato, che si presume essere il Nostro, fa parte d’una serie messa in circolazione dal Banco di Napoli nel 1915 per richiamare alla memoria dei napoletani le fattezze dei loro antenati più illustri. Lo scopo poteva anche essere buono. Tuttavia si potrebbe chiedere perché, malgrado la sua povertà passata in proverbio, si scegliesse proprio quella del Vico quale effigie decorativa del taglio massimo di mille lire.

II BUSTI, MEDAGLIE, STATUE E LA LAPIDE DELL’ ACCADEMIA DELL’ ARCADIA

Dei busti il più antico è quello in terracotta elevato nel 1844 da Niccolò Puccini nella sua villa a Scornio e al quale s’è già accennato sopra (p. 896). Nell’ iscrizione correlativa del La Farina il ricordo delle «calunnie», di cui sarebbe stato vittima il Nostro, potrebbe essere un’esagerata allusione