Bibliografia Vichiana II

Seguì la statua in marmo lavorata nello studio di don Leopoldo di Borbone ed elevata nel 1861 nella Villa comunale di Napoli (v. sopra pp. 671-72) su un alto basamento, recante a sua volta rilievi allegorici e, nella faccia principale, una riproduzione non troppo esatta della « dipintura » preposta al frontespizio della seconda Scienza nuova. Tenne dietro l’altra statua, parimente marmorea, scolpita da Tommaso Solari per l’atrio dell’Università vecchia (sopra, pp. 675-76) e che, quando venne inaugurata a principio dell’anno scolastico 186465, porse occasione non solo al discorso già citato del De Blasiis, ma altresì a un opuscoletto di Paolo Emilio Imbriani dal titolo : Parole inaugurali di quattro statue marmoree nella Università di Napoli (Napoli, Stamperia della R. Università, 1865, pp. 8 in 8°). Ultimi in ordine di tempo sono la statua in marmo elevata al Vico nel Palazzo di giustizia di Roma, e un busto parimente in marmo, che s’erge a Nocera Inferiore nella piazza antestante al Liceo Giambattista Vico. Giova poi riferire qui, per non consacrare a essa un paragrafo apposito, l’epigrafe fatta elevare in Roma, nel Bosco Parrasio dell’Accademia dell’Arcadia, da quel cardinale Filippo Bario Pirelli di cui s’è discorso sopra (p. 218). A questo proposito è quasi inutile avvertire che il Pirelli designa il suo antico maestro e se medesimo coi rispettivi nomi arcadici, e che la data segnata nell’ epigrafe —l’ anno terzo della sedicesima olimpiade dall’A[rcadia] inaugurata], cioè dal 1690 corrisponde al 1757 dell’èra volgare. c. v. c. LAUPHYLO THERYO P. A. PHILOLOGO ET JURIS UNIVERSI DOCTRINA CLARO DORALBUS TRIASIUS P. A. MERENTI F. C. OLY.MP. DCXXXII. A. IV AB A. I. OLYMP. XVI AN, 111

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BUSTI. MEDAGLIE, STATUE