Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

Capo Vi II collegio di S. Sebastiano in Verona (fino al 1846).

39

in anno provvedere al mantenimento delle scuole; la qual cosa avvenne il 17 febbraio del 1837, cioè pochi giorni dopo la venuta del P. Ferrari in Verona. Ma le persone a noi nemiche, che, come s’è detto, formavano parte del municipio, da questo momento non ristettero d’usare ogni arte per impedire che le scuole fossero date alla Compagnia dì Gesù. La storia della lotta che ne seguì sarebbe lunghissima; ma noi ne diremo solamente questo, che nei due anni ch’essa durò, più volte apparve manifesto il dito di Dio, essendo le più ardue difficoltà superate per vie che talora parvero miracolose. Nemmeno è da tacersi come capo e condottiero di tutti quelli che difendevano la nostra causa era il dianzi mentovato Mons. Grasser, uomo di gran prudenza, solito a molto ponderare le cose e usar poche parole e molti fatti, e d’ una sì gran costanza nelle imprese eh’ egli pigliava, che fatto una volta un passo, non accadeva mai ch’egli tornasse indietro. A lui, dopo Dio, siamo debitori, se nel municipio il partito dei buoni finalmente vinse la prova, e si decretò che le scuole fossero messe nelle nostre mani. A lui altresì più che ad ogni altro uomo si, deve il cedere che fece il governo di Venezia, con che anche quest’ ostacolo fu tolto di mezzo. 2. In tanta tempesta di contrarietà risplendette fin da principio la virtù del P. Ferrari, la sapienza, la costanza e spe« cialmente la sua moderazione. Essendo stato invitato a mettere in iscritto le condizioni, alle quali egli era apparecchiato d’accettare l’offerta del collegio, dichiarò tra 1’ altre cose, eh’ egli non aveva alcuna pretesa di proprietà sull’ edilizio, che il municipio intendeva di fabbricare; che per l’abitazione dei Padri si contentava di quel cantuccio di casa, di cui si parlerà appresso; per il loro sostentamento poi chiese sì poco, che al Vescovo parve veramente troppo poco al bisogno. Tale fu la dichiarazione che fece il P. Ferrari, e la segnò il 15 marzo dell’anno 1837, cioè meno di due mesi dopo la sua venuta in Verona. Or avvenne che in quel giorno medesimo Dio diede alla generosità de! Padre la ricompensa, e fu in questa maniera. Era in Verona il sopra nominato Venerabile Gaspare Bertoni, sacerdote di gran dottrina e santità, il quale poich' ebbe raccolti attorno a sè altri pii sacerdoti, e formatane una comunità di maestri, aveva aperte scuole per la gioventù veronese, che prosperavano assai ed erano una benedizione per la città. Ap-