Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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persino generali. Per tacere di Luigi Porto, soldato e scrittore, ricorderemo Ludovico che morì alla battaglia di San Quintino, Alessandro, Francesco die fu collaterale generale, Ippolito che dotte prova di grande valore espugnando (1572) Margariti in Albania; Manfredo, Luigi, Antonio ed Alfonso figli di Ippolito i quali sostennero tutti con valore la carica di condottieri d’uomini d’arme. Manfredo o Gabriele ebbero parte, alla tosta delle loro bande, nella guerra degli uscocchif 1 ). Nel 1676 il serenissimo dominio con un lusinghiero decreto conferì ad un altro Gabriele l’alta carica di commissario generale della cavalleria; così Giambattista Porto figlio di Francesco raggiunse il grado di generalo supremo e Leonardo quello di sergente maggiore di battaglia della repubblica. Condottieri di genti d’arme diede a Venezia anche la famiglia dei Sambonifacio di Verona. Ludovico, prode guerriero, prose parte alla tosta della sua compagnia alla guerra del Friuli nel 1617: un colpo gii traforò il basso ventre e il destro braccio : trasportato a Venezia morì (12 dicembre) nella contrada, di San Samuele ( 2 ). Nel decreto che conferisce la banda di genti d’arme al conte Vinciguerra (19 maggio 1714) sono ricordate le benemerenze di questa famiglia con lode speciale per

(!) Rumor : II Castello di S. Maria in Thìene - 1 Corto - I Golleoni. Vicenza. i 2) Ribl. Marciana. Ital. classo VIP, Cod. 167, c. 45 1 .