Genti d'arme della Repubblica di Venezia
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il padre suo, altro Ludovico di Samboni facio, il quale morì ottuagenario i n servizio dopo essersi distinto nella guerra di Morea con la persona e rammasso d’un reggimento ( 1 ). Della famiglia Savorgnauo, die tanto operò por l’annessione del Friuli alla repubblica e lo fornì valorosi soldati, basterebbe ricordare solo V illustre Gerolamo, mento superiore e guerriero invitto, che gareggiò con FAlviano nei combattimenti contro i tedeschi (1508) in Cadore e fu poi (1514) Fanima nella difesa della Patria. Venezia a rimeritare il suo valore lo creò fra l’altro collaterale generale e concesse ai suoi figliuoli privilegi e condotte. Fra questi ricorderemo Giulio Savorgnano ("), che fu dapprima capo di fanti e di leggieri e nel 1502 venne creato condottiero di cento uomini d’arme; Merio ( B ), ch’ebbe pure la condotta nel 1555; quindi Mario di Marc’Antonio, che si segnalò alla presa di Margariti c in altre fazioni della guerra di Cipro, Nel 1705 fra i condottieri di genti d’arme troviamo anche il conte Francesco Savorgnan ( 4 ), clic però, poco dopo, rinuncia, come gli altri, al comando delie compagnie di cavalleria grossa. Degli Scotti signori di Sarmato ricorderemo Paolo
( J ) Ardi, di Stato in Venezia. Senato Terra, reg. 267, c. 175. ( 2 ) Id. id., reg. 44, c. 6. ( 3 ) Id. id., reg. 50, c, 11. (*) Doc. n.° 64.