Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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in ogni parte et davvero polito e bell»). Lo stendardo teneva la già nomata impresa del cavai marino , co ’l sondo di questa Serenissima repubblica et de conduttiero, l’uno nella suprema et l’altro ne l’infima parte di esso. « Seguiva poi Lordine de li homeni d’arme, che nel fine tenea il logotenente, per provvedere et regolare, essendo elgi soldato di molta stima et aprovato nelle guerre di Fiandra. Questo cavaliero traeva casacha di voluto verde carica di paramani d’oro su un bel corsiero baio. Ft a lato teneva due stafieri di raso verde a livrea vestiti, appresso avrebbe visto la truppa di primi piati, sopra quali venivano li servitori con casache di pano verdi bandate di ricamo di razo et li elmi de loro patroni in capo ciraezati come anco tuti i cavali si trovavano, onde facevano vista non di una, ma di due bande insieme gionte, perche non si numeravano meno di 80 cavali e tutù benissimo all’ordine et con giudizio partiti, tenendo ognuno d’essi il loco assegnatoli con bella regola di guerra, lontano de confusione, procedendo sì che dai intendenti ne veniva il capo lodato e da le voci del popolo che con gran concorso lo seguiva a lato ». Nelle grandi feste per rincontro e Farrivo di re o di principi, le genti d'arme non mancavano mai; in molte parti o decreti si rileva la piena soddisfazione del serenissimo dominio, il quale però confessa di aver profuso tesori in questa milizia che formava il suo orgoglio. Naturalmente le somme stanziate in bilancio per il pagamento delle bande, variarono a seconda del contingente dei diversi anni. Una parte riferita dal Sanuto (*) ci mostra che F importo complessivo di questi stipendi per Fanno 1517 era fissato in ducati

( l ) i Diari. Voi. 24, 001. 414 e segg.