Genti d'arme della Repubblica di Venezia
Verei è portato dall’uniformità di alcuni nomi, che figurano negli alberi genealogici e dal comune titolo di conte di Cencda, a pensare clic tale famiglia abbia avuto lo stesso stipite dei signori da Camino ( r ) di nazione longobarda; ed invero il fatto che i Carninesi erano conti di Coneda ed i Pratensi dalla chiesa cenedese tenevano feudi, ne erano gli avvocati e in taluni documenti, per quanto rari, appaiono pur essi col titolo di conti di Ceneda ( 2 ), deve aver concorso ad avvalorare quella congettura. Studi posteriori accertano la comparsa dei da Prata e Porcia solo alla prima metà del secolo XII; essi provano ripetutamente (1112-1140) resistenza di Gabriele, padre a (xuecelletto 1, come avvocato della chiesa di Concordia ( 3 ). Questo cospicuo ufficio, che i da Prata e Porcia esercitarono fin dal principio, è già un segno della nobiltà eletta da cui provenivano, poiché come il titolo di conte era proprio esclusivamente delle famiglie che avevano governato città e castella nell’epoca imperiale, Tavvocazia di chiese insigni si concedeva solo a feudatari illustri, scelti fra i veri nobili, possessori di allodi con giurisdizione e militi primi .
(!) Storia della Marca Trevigiana e Veronese. Tomo .1”. Prefazione pag. xiii. Venezia, Storti, 1790 o Litta : Albero genealogico dei da Camino. ( 2 ) Nei protocolli del conte Giovarmi di Torcia al u.° 963 ovvi il riassunto di una ducale del 28 aprilo 1424 del doge Andrea Contarmi diretta a (lue cello ne di Torcia conte di Ceneda con I’ osservazìone seguente : «E singolare clic in questa sola ducale siasi dato il titolo di conte di Ceneda a taluno dei Torcia». ( a ) Decani: Oueeello 11. di Praia. Atti Accademia di Udine. Serie II a , voi. IX, Udine, Doretti, 1893, pag. 12.
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