Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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la lotta tra i vescovi di Belluno e di Ceneda e i Trevigiani, una seconda volta troviamo Guecelletto condottiero delle armi collegate contro Treviso, però questa città unitasi ad Azzo marchese d 1 Este con poderose forze espugnava S. Polo e per la via di Broglierà penetrava in Friuli, minacciando anche il forte castello di Prata ('). Da Guecelletto, che dianzi aveva posto a sacco le loro terre, i trevigiani ben esigevano oltre che la cessione di Bruguera, sul Livenza anche l’esborso di una forte somma ( 2 ) ; .se non che rimessa la questione ai consoli e rettori di Mantova e Verona, per l’arbitrato di questi potè il di Prata liberarsi da ogni soggezione di Treviso. La guerra si riaccese nel 1196, ma anche questa volta ebbe la peggio e fu costretto per forza d’armi a sottomettersi ai trevigiani, costituendosi cittadino di quel comune come in passato ( 5 ). Guecelletto 1 passò di vita con ogni probabilità dopo il 1208, giacché di lui, oltre quest’epoca, non ap-

( 1 ) Enka Sav. di Porci a dkolt Obi zzi : / primi da Prata e Porria , pag. 38. Udine, Del Bianco od., 1904. ( 2 ) Cioè 5000 libre. - Vedasi dee. 13 ootobris 1193. Man tue in palatio Conumis. - Minotto: Acla et diplomata e r. tabulario rettelo. Doc. ad Bellunum, Cenetam, Feltria, Tarvisium spect. Voi. il, Bect. I, pag. 17, 18, 19. Venezia, Cecchini, 1871, ( 3 ) IV istromento 17 giugno 1199 redatto alla presenza di Uzzolino da Romano che sanziona la concordia fra Guccelletto di Prata e Treviso, fu dato in luce dal Vorci e si logge al n.° LXVJ del Codice Eccoliuiano. Jii notevole perchè ci fa manifesta la potenza della famiglia in parola sullo scorcio del secolo XII e mostra come seguissero quelle dedizioni di feudatari obbligati a chinare il capo non solo, ma a farsi addirittura cittadini dei comuni. Questo documento, che dal Vorci venne pubblicato incompletamente, è il più antico eh’io sappia esistere in originale presso i couti Porcia (Aroh. co. Gio. Batta in Pordenone).