Genti d'arme della Repubblica di Venezia

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pare notizia alcuna. Dalla moglie Disia da Romano ebbe due figliuoli : Gabriele e Federico, i quali procedettero non molto dopo (1214) alla partizione dei beni paterni, onde si formarono due famiglie distinte dei di Prata c di Porcia e Brugnera dal nome dei castelli ( l ) a ciascuno spettanti. Gabriele s’ebbe Piata di qua e di là, più le seguenti ville: S. Andrea, Campagnola, Cimpello, Corva, Fiume di qua e di là, Girano, Gradisca, Mantoa, S. Martino, Morsan di là, Mossoli, Orsaria, Parussa, Pasiano di sopra, Peressine, Piagno, Puzzo, Pradolin, Prata vecchia, Capo di Prata vecchia, Praturlone, Paia, Eivarotta, Tamaì. Tiezzo, Codapetto di Tiezzo, Yillalta di Tiezzo, Codapetto Rigoioso. Cornizai, Fiumisino, Villanova, Villaricolt, Villetta, Visinale. A Federico toccarono i castelli di Porcia e Brugnera ai quali erano annesse le seguenti ville: Paginaleis, Vivere, Villadolt, Fra taleis, Maruu, Campodegarulis, Colleselli, Baro, Ronchis, False, Portonico, Albina, Barossio, Tal massons, Talponedo, Ri volano, San Cassano, Campo di pozzo, Pieve, Fontaiiafredda, Villalonga, Sairano, Guarda, Albi nel la, Roveredo, Francenigo e Zoppa ( 2 ). Nella guerra scoppiata poco di poi fra bellunesi e trevigiani i due fratelli Gabriele e Federico, per essere congiunti di Beachino da Camino, tennero dalla parte di Belluno, onde i trevigiani sdegnati contro i da Prata

(*) Rimasero indivisi i possedimenti elio si riferivano alle avvocale di (Concordia e di Ceneda. ( 2 ) Vedi anche Dkga ni : (J iteceli et tu li oit., pag. Mi.