Il Molise dalle origini ai nostri giorni
NOTE ILLUSTRATIVE E BIBLIOGRAFICHE
(1) Gorgia Nicola, Storia delie Due Sicilie dall’antichità più remota al 1789. Napoli. Dalla Tipografia Virgilio, 1843*1852. (Coufr. I volume, a pag. 168 e seguenti). (2) Di Francesco de Attellis {1736-1810} marchese di S. Angelo, diamo notizie biografiche nella rubrica delle “ Notizie feudali ~ nella mon. di S. Angelo Lìmosano nel II volume. (3) Pbatilxj Francesco Maria Della Via Appia riconosciuta e descritta da Boma a Brindisi. Libri IV. Napoli. G. de Bimone. 1745. (Confr. a pag. 261). (4) Giovanni Fontano (1426-1523) elegante poeta latino, fondatore dell'Accademia Pontaniana di Napoli, ha cantata l'acqua del Triverno e le sue particolari qualità. Ed il Pkkrella Alfonso nell'opera: L'Antico Sannio e Fattuale provincia di Molise. Isernia. Stab, Tip. Fratelli De Matteis. 1889 a pag. 174 scrive che il Triverno da tempi remotissimi “ è micidiale tanto a coloro che si bagnavano “ nello sue acque o ne bevevano, quanto per chi vi dormiva d’ appresso. Sono “ esse eminentemente pietrificanti e scorrono ad intermittenza irregolare, ora “ di 3, ora di 5, ora di sette anni, producendo neirintervallo di tempo perniciosi * miasmi. “ Molti osservatori si sono dati a dimostrare la causa di tale intermittenza, “ e fra essi il chiarissimo Ernesto Capocci pare che abbia dato nel segno. In “ una pregevole memoria, letta nel 1854 innanzi ai membri del E. Istituto di “ Napoli, egli si fa a supporre che nella collina e sovrastante montagna deve “ esistere una grande cavità formante un lago sotterraneo, disposto in modo da “ dare l'uscita alle acque sovrabbondanti in certi tempi per mozzo di un “ naturale condotto simile ad un sifone, che partendo dalla superficie delle acque “ stesse s’innalza prima a qualche altezza e poi scende serpeggiando fino all'uscita “ del fiumicello, che è situata sotto grossi macigni. Sono notevoli le anguille “ che abbondano in quelle melmose acque uscendo spesso dalla sorgente in “ gran copia fra loro aggomitolate tanto da dar nome ad un’ estesa contrada “ che esiste nelle vicinanze e dicesi Anguillaia „. (5) Il Capocci, come meglio è spiegato nella nota precedente, attribuisce la cosa al gioco d uu sifone. In Italia non sono rarissime le sorgenti intermittenti ad intervalli di ore, di un giorno o di qualche giorno ; nessuna ve n’ è pari a questa del Triverno ad intervalli di anni e non pochi.