L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo

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l’ ITALIA E LA QUESTIONE DEI. CALENDARIO

che secondarne gli intendimenti e assicurargli quella riconoscenza. b) 0 il Patriarcato greco di Costantinopoli ciò che non voglio credere era serio in quanto ha solennissima mente proclamato e, in questo caso, la Dichiarazione patriarcale e sinodale del 12 Maggio (v. st.) 190-1, resterebbe nella storia come la più splendida conferma dell’ oracolo dello Spirito Santo : « Non est sensus übi est amaritudo * (Eccli . XX, 15). Torno però a ripetere: « non voglio credere » che il Patriarcato fosse serio in quella Dichiarazione. Ciò che mi fa parlare cosi, è un fatto che mille Dichiarazioni patriarcali e sinodali e 1’ una più strana c più paradossale dell’ altra, non potrebbero distruggere : il fatto che fra gli illustri personaggi ortodossi, e ve n’ebbero, da cui m’ebbi dimostrazioni di simpatia nella campagna per 1’ unificazione non foss' altro delle date, trovasi pure l'attuale Patriarca di Costantinopoli, Gioacchimo 111. Mai non iscorderò I’accoglienza e le incoraggianti parole che voile indirizzarmi quando, or fanno due anni, accompagnai al Patriarcato, in occasione della festa nazionale e religiosa della Pasqua, il Cancelliere della Delegazione apostolica di Costantinopoli, che era stato specialmente incaricato di offrirgli i voti e gli auguri del compianto Mgr. Bonetti. Visibilmente sensibile a quest’ atto di cortesia, Gioacchimo Ìli non esitò ad esprimere pubblicamente il voto, riferito nell’organo del Patriarcato ’E)rDvYpt//axtv.7) Atd che esso iniziasse una serie di migliori e più cordiali rapporti fra lo due Chiese. Siamo, è vero, in Oriente, ove la stabilità e la coerenza sono, starei per dire, un’ impossibilità ; ma i fatti rimangono fatti e nella storia, specialmente della Chiesa, ognuno di essi può avere, non importa a che distanza di luogo e di tempo, le più inaspettate conseguenze. Ecco perchè quel fatto, e la circostanza della grandissima stima che Gioacchino 111 nutriva pel defunto Pontefice, mi fanno credere ohe il Patriarcato non ha voluto restargli addietro in fatto di interesse per la scienza e il progresso e che, colla strana sua Dichiarazione volle dare anch’ esso, benché alla greca, all’ orientale, al modo del paese dove ciò che altrove è impossibile diventa probabile e il linguaggio serve, più che ad altro, a mascherare il pensiero una soddisfazione alle legittime esigenze della civilizzazione. Con quella Dichiarazione il Patriarcato avrebbe, indirettamente ma efficacemente, inaugurato, anche ne! mondo orientale, V era della schietta e leale confessione dei propri falli: primissima condizione di ogni