La politica antitaliana in Austria-Ungheria

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ALESSANDRO DUDAN

Questo fu il caso più tipico e più eloquente venuto negli ultimi tempi a dimostrarci, quale fosse lo stato d’ animo delle alte sfere militari austriache verso V Italia. Sapevamo, che agli ufficiali, agli allievi ufficiali nelle scuole e nell’accademia di marina, ai graduati della bassa forza e ai gregari si predicava specialmente negli ultimi anni, che il nemico prossimo a combattersi era l’ ltalia ; bastava leggere i giornali militaristi, che andavan ripetendolo ogni giorno, e per gli ufficiali si stampavan libercoli d’istruzioni e di informazioni geografiche sull’ltalia con i primi principi di lingua italiana per i bisogni più urgenti; il morale dell’esercito e della marina o per lo meno di tutta l’uftìcialità e di tutti i sottufficiali in Austria era ed è preparato contro l'ltalia. Inoltre dall’ annessione della Bosnia 1908-9 1* amministrazione dell’esercito si trovava anche materialmente, ottimamente preparata ad una guerra. In quei mesi di crisi le fabbriche di munizioni austriache fornirono allo stato mi consta positivamente circa 800 milioni di cartucce per fucili e una corrispondente quantità di granate e di altri proiettili da cannoni e furono messe in condizioni di fornire giorno per giorno dai 7 agli 8 milioni di cartucce. I confini meridionali dell’ impero specialmente in Bosnia-Erzegovina, verso il sangiaccato turco di Novibazar, che è la strada verso Salonicco, erano ancora ben guarniti di truppe, di armi e di provviste. Tutto ciò presto sarebbe andato perduto per l’esercito ; già si stanno introducendo nuovi proiettili a punta (finora eran rotondi aH’estremità nell’esercito austriaco) per i fucili, le armi e le artiglierie pur invecchiano. In questo momento scoppia la guerra fra l'ltalia e la Turchia e l’ltalia sbarca interi corpi d'esercito in Libia e indebolisce sensibilmente le sue forze nella penisola. Qual meraviglia, che lo stato maggiore austriaco, avvezzo da anni e anni a studiare tutti i piani e tutte le eventualità possibili di una guerra con l’ltalia per il dominio nei Balcani, creda ora giunto il momento più propizio, con le condizioni favorevoli per l’Austria, di agire ? Ripeto : per me questo è incontrastabile: Conrad von Hòtzendorf e i suoi patroni e compagni non volevano dichiarare la guerra all’ltalia per riconquistare il Lombardo-Veneto e per ridare il potere temporale al papa (sebbene qualche vescovo e qualche testa balzana in Austria possano sognare anche ciò);