Le progrès des arts dans la République : poème : précédé d'un discours sur le même sujet : suivi d'un autre poème intitulé Dieu et les Saints; de quelques vers sur les victoires de Buonaparté; des Doléances du Pape et de nouveaux Hymnes civiques

BE PUB EE CAEN. 43 Âz cittadino illustre debbonsi ricompense ; I regi offrono l’oro, i papi le dispense. Popolo, spicca un ramo d’alloro glorioso , F cingine la fronte del guerrier valoroso: Sei tu che lo circondi del vero almo splendore ; ÆEcclissa il serto civico del soglio:il falso onore.

Cosi parla Valcorte, e Valcorte è ascoltato, Ed in oltre applaudito. Il dotto comitato Agginnge poscia ai mesi di compimento i giorni , Giorni festivi ed ilari, e di ghirlande adorni, Che del Senato augusto prevengono i disegni.

Resrano ancor frattanto i misteriosi segni Della turba de’ santi, che, affollati mischiere, Della superstizione agitan le bandiere.

Alcandro li denunzia, e brievemente espone Che tutti i mali nacquero dalla superstizione. Amici, voi 1 sapete, è inutil ch io vi mostri Quanto i prelati e i monaci, coi loro paternostri, E gli apostoli stessi, abbiano incatenato J1mondo, €’ paradise di furbi popolato; Soggiorno a sciocchi aperto, e chiuso peglistrutti. Dei pascoli, dei prati, dei boschi , fort e frutti

E piu’ dolce, e più facile di ritenere il nome Di quello d’un furfante, santo di soprannomte. Reudono i campi fertili e l’asino e ’l corsiero,

E gli utili animali amo ben meglio in vero

Che tutti gl’ infingardi preti, eremiti e frati, Che fur da man pietosa sotto un vetro incastrati : Le putride ossa, inchiuse in si ricca materia, Non fanno che aggravare la pubblica miseria. ‘