Per un'intesa economica fra l'Italia e l'Austria

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I rapporti economici internazionali fra Stato e Stato e fra privati vanno assumendo un carattere d’indipendenza sempre crescente, cosicché lo Stato come tale non può essere più considerato come la suprema ed ultima forma d’organizzazione degli uomini economicamente attivi. L’antica dottrina della sovranità dello Stato va soggetta a eccezioni sempre più numerose: vanno moltiplicandosi accordi e obbligazioni internazionali che non possono esser diciplinate che da un 'organizzazione internazionale permanente. TI movimento evolutivo segna un altro passo : il capitale come il lavoro, l’industria come l’agricoltura, la scienza e l'arte tendono dappertutto a internazionalizzarsi, e questo fenomeno indebolisce progressivamente il valore che hanno, sotto l’aspetto psicologico, i confini fra Stato e Stato. Dunque nuovi elementi si organizzano internazionalmente. Y’è ancora un altro fatto; la mutua concezione che hanno del cittadini di uno Stato gli aiutanti di un altro Stato. L’odio per lo straniero in generale non esiste più e ha fatto posto alle amichevoli relazioni fra i diversi popoli. Queste relazioni vanno intensificandosi sempre più, i popoli imparano a conoscersi meglio, a stimarsi e ad apprezzarsi a vicenda, e comprendono che un paese deve tendere non a osteggiare gli stranieri ma al suo più alto e più perfetto sviluppo intellettuale ed economico. Parallelamente a questo processo evolutivo notiamo la maggior valutazione che si fa dell/ malgrado le tendenze socialiste. Con una più elevata coltura è innegabilmente connessa una relativa diminuzione di popolazione; perciò gli Stati devono tanto più tenere in conto la vita dei singoli individui. La