Un poeta dialettale friulano, imitatore del Béranger

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nè dovrebbero sfuggire le molteplici relazioni di lui coi poeti veneziani. Eppure, anche per questi, non trovo chi se ne sia accorto ; se togli una strofe dello Zorutti riaccostata da G. Loschi a un’altra del Buratti e l’accenno di carattere tutto biografico

del co. Checo Topp, Udine, Vendrame] guardandolo benevolmente dal carme le nozze che Giuseppe Fabris pubblicava, Fombra recente di Quirico Viviani. Chè questi, al contrario del Feruglio il quale fu sempre rigidamente, rabbiosamente classico aveva indulto nella sua gioventù, o anche più tardi, alla maniera del Cesarotti [Cfr. Mazzoni L'ottocento p. 49] Tuttavia del Gessner, del Cray, dello Young (chè l’Ossian, il Thomson ei tedeschi e francesi di quella scuola, erano troppo alta mira) io non conosco nessuna traduzione friulana, nè imitazione di loro e dei loro seguaci, anteriore al 1825; nel quale anno abbiamo La tenerezza filiale, idillio di Gessner, tradotto ecc. da F. di Toppo per nozze Bercila De Portis; e nel 1834 sei idilli di Salomone Gessner, nuova versione italiana di Angelo Nicola Udinese , Udine, Yendreme, di pp 49; edì nuovo la tenerezza filiale in Dalie e Camelie, strenna nunziate per nozze Mauroner Antivari, San Vito. 1843. Delle tre traduzioni la più importante, la seconda, non è citata dal Yalentinelli : nessuna dalla bibliografia che fa s guito al recentissimo volume di Gino Horloch su l’opera letteraria di Salomone Gessner e la sua fortuna in Italia , Castiglion fiorentino, 1906, La traduzione del Nicola è preceduta da un carme fiorito di reminiscenze foscoliane, ma younghianu d 1 ispirazione. Ecco dunque in questo libretto, che non poteva essere ignoto allo Zorutti, darsi la mano la poesia idillico-senti menta le e la sepolcrale. Dello Young in quei medesimo anno, si stampava, tradotta in terzetti, per nozze Prampero-Tartagna, la Narcisa. Prima nulla: poiché non è da tener conto della trad. del poemetto Vesistenza di Dio, fatta dall’ab. A, Gaio di S. Vito (Udine 1773), come quella che non ebbe alcuna diffusione e non rappresenta le caratteristiche essenziali dello Young. Questa tarda fioritura, era confortata, per il Gessner, dalle traduzioni del Maffei e del Soave, che si andavano continuamente ristampando, o da quella del Treccani (1817), che sotto una veste rettoricamente classica, e puntellando il sentimentalismo con citazioni di Orazio e Cicerone, faceva pas-