Bandiere ed emblemi veneziani

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« facto per honore dela piaza di S. Marche che se « dovessenno far de bronzo et essendo compitto tu di« scoperto quale le quello de mezo pre mezo la chiessia « de S. Marcilo cutn tre medaglie dela testa del pria« cipe curri littore dintorno, Leonardus Lauredano, « Dux tute de bronzo dorate benissimo, tamen se iudi« chava et per tuti hera pronostichato che morto ii * principe se dovesse chavare tute quelle ymagine « sue per non essere conveniente ad una republica « Dii che ne ho voluto far notta. Fu notato ettiam « sopra questo pilastro chussì chiamato : li procurale tori de S. Marcilo dela chiessia quali furonno Do« mini Panilo Barbo, Marcilo Antonio Morexini Cavale lier et messer Nicollo Trivixan. Se dovranno far « duo simili pilastri de bronzo, lune da una banda, « et l’altro da l’altro. Intantum che ne fussenno « tre pilastri, sopra li qualli se dovesse ponere tre « stendardi di zendado cremexino doratti, come « hera consuetio : et questo stendardo alhora dimori« strato hera quello di mezo, li altri saranno fornitti « presto. » Per buona ventura, anche morto il doge Leonardo Loredan, la sua effigie continuò a campeggiare nel pilo centrale così squisitamente modellato dal Leopardi: cosa forse poco conveniente ad ima vepuhlica, ma molto doverosa verso i 5 arte e verso f artefice insigne che aveva concepito e tratto a compimento la bellissima opera. Naturalmente le rosse bandiere di san Marco, che di lassù sventolavano nelle giornate solenni, ad ogni più o meno lungo periodo di tempo era neces-