Bibliografia Vichiana I

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INSTITUTIONES ORATORIAE

III SCRITTI DI SCUOLA

1. Le Institutiones oratoriae Sono il testo ufficiale di rettorica che dall’ottobre all’aprile di ciascuno degli anni scolastici decorsi dal 1699-1700 al 1739-40, il Nostro, pure introducendovi di anno in anno eventuali tagli, giunte ed emendamenti, dovè, in conformità agli statuti universitari napoletani, dettare o far dettare durante la prima mezz’ora d’una quarantina o cinquantina di lezioni (l’altra mezz’ ora andava consacrata alla « spiega » orale) : un testo che anche Gennaro Vico continuò a dettare nel sessantacinquennio circa, lungo il quale, prima da sostituto, poi da titolare, occupò la cattedra paterna. Senonché degl’innumeri quaderni che, appunto per ciò, avrebbero dovuto serbarlo, oggi, anche calcolandone uno esistente ancora nella prima metà dell’Ottocento e poi disperso, non se ne conoscono più di quattro. Il primo, il quale, più che un quaderno originale, ossia riempito lezione per lezione sotto la dettatura del maestro o del suo supplente, sembra una copia, consta di trentasei fogli (settantadue pagine), e s’intitola « Institutionum oratoriarum liber unus : exposuit utriusque iuris doctor lohannes Baptista a Vico in almo neapolitano Gymnasio die 26 mensis aprilis anno 1711» ; data che si riferisce, naturalmente, all’ ultima dettatura dell’anno scolastico 1710-11. Serbato tra le carte vicinane ora della Nazionale di Napoli, venne acquistato in anno incerto dal Villarosa, il quale, a ogni modo, lo comunicò nel 1836 al Ferrari, che, a titolo di saggio, ne pubblicò un piccolo brano nel primo volume della sua prima edizione delle Opere (pp. 278-79). Conforme a codesto esemplare, e relativo anch’esso all’anno scolastico 1710-11, era quello, ora disperso, posseduto in Napoli dall’ alto magistrato, nonché insegnante universitario, Domenico Criteni (?-1843), e che, attraverso una copia esemplata o fatta esemplare da un nipote di lui, fu tenuto presente così dal chierico regolare somasco don Luigi Parchetti da Zagarolo (1769-1849), nel lavorare una molto lodata versione italiana, pubblicata nel 1844 a Novi pei tipi di Francesco Moretti ( « Instituzioni aratorie, opera inedita di