Bibliografia Vichiana I

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SCRITTI DI SCUOLA INEDITI

lui medesimo inviata al Ferrari in Milano, ove finì col capitare in potere del conte Giberto Borromeo, dal quale passò nelFAutografoteca Càmpori dell'Estense di Modena, ove si serba tuttora. Benvero, oltre che ristampare questa prima oratiuncula, il Ferrari ne diè, alle pagine 325-27 del sesto volume della sua prima silloge (donde tutte tre furono travasate nelle raccolte derivate), altresì una seconda e una terza, relative anch’esse alla laurea in ulroque, e delle cui minute autografe soltanto quella della terza si conserva ancora tra le carte vichiane della Nazionale di Napoli. Finalmente il Donati—restituiti sugli autografi i brani omessi o raffazzonati nella prima e nella terza, e avvedutosi che tra le carte anzidette se ne custodisce, sempre nella minuta autografa, anche una quarta relativa alla laurea in medicina—dava di tutte quattro un’edizione critica, inserita nei più oltre citati Autografi e documenti, pp. 6-8 e 10-11, e ristampata così alle pagine 21-23 e 24-25 dei Nuovi studi del medesimo Donati, come nella silloge del Nicolini (Vili, 205-207). 3. Scritti di scuola inediti. Oltre le Institutiones e le Oratiunculae, restano inediti del Vico altri due gruppi di scritti di scuola. Di scarso interesse, e d’altronde frammentari, gli scritti del primo gruppo, serbati tra le carte vicinane della Nazionale di Napoli. Basti dire che tutto si riduce a fogli volanti e quadernetti di pugno di quel Carlantonio de Rosa seniore che s’è incontrato sopra (p. 84), recanti più volte l’indicazione « Da Giambattista Vico, 1738», e contenenti appunti grammaticali, lessicali e qualche volta stilistici relativi non solo, come s’è visto, agli Annales di Tacito, ma anche all’ Eunuchus e alVAndria di Terenzio, alla Divinatio in Marcellum di Cicerone, ad alcuni sonetti del Petrarca e al Furioso ariosteo, più ancora un frammento di versione italiana dal medesimo Cicerone. Estensione e interesse maggiori hanno i vari scritti del secondo gruppo, rilegati in un codicetto di 195 carte di cm. 13 x 30, il quale, posseduto sino al 1942 in Nocera Inferiore dal professore Raffaele Mottola, è stato, pel tramite di chi scrive, acquistato dalla Biblioteca Nazionale di Napoli. S’intitolano essi : 1. « De chriis ». 8