Bibliografia Vichiana I

un’opera per commissione

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da inesattezze d’interpretazione, induce a credere che il Vico, lungi dal lavorare pacatamente a tavolino all’anzidetta traduzione di Terenzio, si contentasse di improvvisarla oralmente in classe giorno per giorno, senza forse nemmeno rivedere i quaderni, più o meno spropositati, in cui i discepoli la andavano via via raccogliendo. Diverso è il caso degli scritti elencati sotto i numeri 1, 2 e 4. Di quest’ultimo s’è già discorso sopra alla pagina 91. E, quanto al primo e al secondo, un particolare articolo che verrà citato a suo luogo ha consacrato a essi il Nicolini. Basterà dunque dire che il De chriis esibisce principalmente una serie di giudizi su taluni scrittori dell’antichità classica Platone, Tucidide, Polibio, Demostene, Terenzio, Sallustio, Tacito, Virgilio, Orazio, Giovenale, Persio, Livio, Seneca, Quinto Curzio : giudizi che, pure essendo ispirati per lo più alla tradizione delle scuole, vengono di quando in quando ravvivati da qualcuno di quei rapidi sprazzi di luce che sono una delle caratteristiche più spiccate del genio vicinano. E che Ia Collectio phrasium dà in quarantasei fitte pagine un mezzo migliaio e forse più di chiose non soltanto lessicali ed etimologiche, ma altresì, e non senza riferimenti a dottrine professate nella Scienza nuova, estetiche e storiche : chiose occasionate da questa o quella voce o frase nella quale il Vico s’imbatteva via via che, nella mezz’ora di « spiega », leggeva e traduceva in classe questo o quello scrittore latino, e in particolare modo il suo prediletto Terenzio.

IV un’opera per commissione

Tra le carte vichiane già del Villarosa e ora della Nazionale di Napoli si conserva un manoscritto di 189 fogli numerati, tutti di pugno del Vico, salvo qua e là correzioni di mano aliena relative a materie di religione e storia ebraiche, e salvo altresì, in fine, l’ampliamento d’un passo in cui s’afferma la necessità di fondare in Napoli collegi per giovani nobili. Consta di due « ragionamenti ». Il primo, intitolato L’acquisto delle scienze sopra tutt’ altro necessarissimo ad un giovane nobile ; la discoperta che di esse ferono le nazioni tutte del mondo ; dove principiarono e qual incremento ebbero per beneficio dell’umana necessità (carte 1-123), si divide in settantacinque paragrafi,