Bibliografia Vichiana I

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« DISSERTATIUNCULA » SULLA LOGICA

e con molta «greca e latina erudizione», sulle prime righe del sesto capitolo del terzo libro dell’ lnstitutio oratoria di Quintiliano, relativo allo « status caussarum ». Né è da escludere un riecheggiamento di quella lezione in un paragrafetto delle Institutiones oratoriae nella redazione del 1738 ( Opp ., Vili, 200-201).

III LA PRIMA STESURA DELLE « ORAZIONI INAUGURALI » E DEL « DE STUDIORUM RATIONE »

Che delle une e dell’altro sia andata dispersa la stesura recitata via via all’Università, è stato posto già in rilievo sopra alle pagine 10 e 13.

IV UNA « DISSERTATIUNCULA » SULLA LOGICA

Come s’è veduto (p. 15 ), al Liber metaphysicus doveva tenere dietro un’appendice sulla logica. E indizi vari mostrano non solo che il Vico, pure non pubblicandola, la scrivesse, per lo meno nella forma di un largo abbozzo, ma che vi svolgesse principalmente, e in senso anticartesiano, la tesi enunciata già nel Liber metaphysicus {Opp., I, 184) : « Soriti stoicomm geometrica Renati methodus respondet ». Riecheggiamenti, inoltre, di quell’appendice pare di udire tanto in un paragrafo delle Institutiones oratoriae {Opp., Vili, 169), quanto nel capitolo della seconda Scienza nuova consacrato alla Logica degli addottrinati {Opp., IV, capovv. 494-501), specie nella forma più ampia esibita dalle Correzioni, miglioramenti e aggiunte terze {ibid., capovv. 1245-1250), dov’è anche una puntata polemica che quasi certamente, e forse con più ampio sviluppo, era nella dissertatiuncula perduta contro « il libro del francese, il quale con tanta sicurezza porta questo problema in fronte : Se Valtre nazioni d’Europa abbiano pregio dingegno », cioè contro VArt de penser del Bouhours, il quale, in un particolare capitolo, pone appunto quel problema.