Bibliografia Vichiana I

138

DALLA SILLOGE DEL GORGIA A QUELLA DEL FERRARI

a chi legge», l’elogio della Pignatelli-Bonito, la dedica e la prefazione della traduzione belliana della Sifilide del Fracastoro, il parere sulla Commedia dantesca, la prefazione alle Rime di Gherardo degli Angioli, il parere sulla Grammatica del D’Aronne, le due Risposte al « Giornale de ’ letterati », la dedica della miscellanea Carafa-Borghese, l’orazione di apertura » per l’accademia degli Oziosi, il carteggio con le note correlative. II terzo : una dedica a Giambattista Vermiglioli (un patrizio perugino, col quale il Vilìarosa era stato in corrispondenza anche a proposito del Vico), le poesie e le annotazioni a queste. Il quarto : una dedica al marchese Orazio Cappelli, una ristampa materiale della silloge del Daniele (v. sopra pp. 133-34), la seconda delle Orazioni inaugurali con la dedica a Marcello Filomarino, la prima oratiuncula pro adsequenda laurea, il complimento a Carlo di Borbone, la dedica del De aequilibrio, le lettere latine al Serao e al Coppola, le Vindiciae.

VI DALLA SILLOGE DEL GORGIA A QUELLA DEL FERRARI

Più d’una volta nelle lettere inviate al Vilìarosa da corrispondenti d’ogni parte d’ltalia, e sulle quali si tornerà più oltre (parte seconda, sezione terza, capitolo primo, paragrafo IV, numero 7), si manifestava il desiderio che alla raccolta degli Opuscoli seguisse quella delle opere maggiori, fattesi anch’esse, malgrado qualche ristampa di talune, più o meno rare. Per provvedere a codesto bisogno in uno o più volumi della sua Biblioteca enciclopedica italiana (quella in quarto a due colonne), l’editore milanese Niccolò Bettoni (1770-1841) secondo scriveva il napoletano Emmanuele Rocco (1810-1892) nel Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, anno IV (1835), volume XII, p. 63 aveva sin dal 1834 inviato « appositamente una persona tra noi a raccogliere notizie sulle opere del Vico e sui manoscritti di lui, le quali ebbe per mezzo nostro dal gentile e dotto Carlantonio de Rosa marchese di Vilìarosa ». Il Rocco informa altresì che curatore di codesta divisata silloge sarebbe dovuto esser l’allora giovane Achille Mauri (1806-1883), a cui era affidata la sorveglianza letteraria della collezione. Ma fatto sta che, o per la comparsa delle