Bibliografia Vichiana I

DALLA SILLOGE DEL GORGIA A QUELLA DEL FERRARI

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complessivo, dato in altrettanti « occhi » dei singoli volumi : « Opere di Giambattista Vico, ordinate e illustrate con l’analisi storica della mente del Vico ». Dei sei volumi, ond’essa consta, primi a vedere la luce furono il secondo (di pagine xv-412, più due innumerate) e il terzo (di pagine xxviii-415, più tre innumerate), comparsi insieme nel 1835 col titolo complessivo: « J. B. Vici Opera latina recensuit et illustravit Joseph Ferrari », e ripartiti in un « tomus I » e un « tomus II ». L’uno contiene il De studiorum ratione, il Liber metaphysicus, i due articoli del Giornale de ’ letterati con le Risposte del Vico, il De rebus gestis Antonii Caraphaei : l’altro i due libri del Diritto universale, con, a piè di pagina, le Notae. Seguì nel medesimo anno 1835 il volume sesto (di pagine xvi-480, più quattro innumerate), recante primamente il titolo « Opuscoli di Giambattista Vico posti in ordine da Giuseppe Ferrari», cangiato tuttavia, mercé d’una ristampa del solo frontespizio fatta nel 1836, nell’altro : « Opuscoli di Giambattista Vico, nuovamente pubblicati, con alcuni scritti inediti, da Giuseppe Ferrari». A questo tennero dietro nel 1836 i volumi quarto e quinto, ciascuno del numero delle pagine e col frontespizio che si sono recati sopra (pp. 40-41 e 55-56). Ultimo a vedere la luce fu nel 1837 il volume primo (di pagine xv-412, più due innumerate, con ritratto del Vico e un facsimile della sua scrittura) intitolato «La mente di Giambattista Vico di Giuseppe Ferrari, aggiuntovi il primo scritto istorico del Vico». Sorvolando sui volumi secondo, terzo, quarto e quinto, intorno ai quali può bastare il già detto a proposito dei singoli scritti contenuti in ciascuno, il sesto esibisce, tranne che per il De studiorum ratione, le due Risposte, l’ Autobiografia e le Vindiciae, date già nei volumi secondo e quarto, una ristampa materiale dei quattro volumi editi dal Villarosa, aggiuntivi taluni piccoli scritti, che, omessi dal bibliofilo napoletano, vennero da lui medesimo, direttamente o indirettamente, comunicati al nuovo editore (iscrizioni, poesie latine, altre due oratiunculae pro adsequenda laurea, abbozzo di commento alVEpistola ai Pisoni, ecc.). Per « porre in ordine » il materiale, parve bene al curatore dividere il volume in tre parti : L Scritti scientifici, 11. Orazioni e iscrizioni, 111. Poesie, non senza, negli Scritti scientifici, « leggiermente alterare com’ è detto nella prefazione l’ordine cronologico per seguire la logica connessione delle idee ». Il risultato fu che, se la silloge del