Bibliografia Vichiana I

RISTAMPE DELL’EDIZIONE FERRARIANA

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oratoriae (cfr. Opp., Vili, 161-62) ; alle pagine 280-81 è il commiato della prima redazione del Diritto universale [Opp., I, 297-98), cioè quello presentato dal Ferrari quale prefazione al commento a Grozio (v. sopra pp. 20-21) ; tra le pagine 342 e 343 viene riprodotto in facsimile fuori testo il frammento storico su casa Borbone (v. sopra p. 85) , alle pagine 343 - 412, precedute da un « occhio » con la dicitura « Opere di Giambattista Vico », furono pubblicati, per la prima volta, il De parthenopea coniuratione e, per la seconda, il Publicum Caroli Sangrii et Josephi Capycii funus (v. sopra pp. 79-82); e, finalmente, alle pagine 283-339 è premesso, col titolo Tavola analitica delle dottrine di Giambattista Vico, un repertorio alfabetico, molto utile, non ostante le troppe omissioni e un criterio affatto arbitrario nella scelta delle voci.

VII LE RISTAMPE DELL’ EDIZIONE FERRARIANA

Malgrado le mende additate qui sopra, la Ferrariana prima (della quale, per un più facile smercio, furono fatte ristampe di mero frontespizio con le date di Genova, 1835-37, e Parigi, stessi anni), aveva il pregio grande di offrire in un solo corpus, insieme con tre utili strumenti di lavoro l’ora mentovata Tavola analitica ; le tavole di concordanza, date, in forma di sommari, a piè di pagina dei singoli capitoli non solo della Scienza nuova seconda (v. sopra p. 55) ma altresì della Scienza nuova prima e del De constantia ; lo spoglio delle varianti della Scienza nuova del 1730 un testo non ancora critico, ma quasi sempre decoroso, di tutti o quasi gli scritti superstiti del Vico. Naturale che avesse molta fortuna, documentata dal fatto che, esauriti ben presto i volumi quarto e quinto, occorse nel 1843-44, col titolo « Giambattista Vico, Opere scelte, tomo primo » e « secondo », ristamparli da soli : senza dire che così di essi come degli altri quattro la medesima casa editrice non tardò a fare nuova ristampa, cominciata nel 1852 pei volumi secondo, terzo e sesto, proseguita nel 1853 pel volume quarto e terminata nel 1854 pei volumi quinto e primo. Nel proemio non il Ferrari, che sembra si disinteressasse di codesta ripresentazione della sua fatica, bensì gli