Bibliografia Vichiana I

CARTEGGIO

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parte del presente lavoro. Qui va detto che la versione è condotta sull’edizione del 1929, della quale sono sovente riassunte le annotazioni, ma soppresse le due appendici, in cambio delle quali viene data una tavola cronologica della vita del Vico con riferimenti ai principali avvenimenti della vita scientifica così napoletana come dell’ Italia centrale-settentrionale e della restante Europa. Per ultimo, una nuova edizione soltanto della Vita e deWAggiunta deirautore, senza i cataloghi, l’addizione del Villarosa e il resto, ma arricchita, in compenso, di alcuni « medaglioni » illustrativi e integrativi, si viene preparando da chi scrive per la casa Bompiani di Milano.

II IL CARTEGGIO

Delle ventidue superstiti lettere del Vico o al Vico o intorno a lui pubblicate sparsamente sino alla silloge del Villarosa esclusa, un frammento d’una del gennaio 1702 ad Alfonso Crivelli fu edito da Giacinto Gimma nel proemio ai suoi Elogi degli accademici Spensierati di Rossano (Napoli, 1703). Sette di vari al Nostro o intorno a lui vennero raccolte dal Vico stesso nelle Clarissimorum virorum censurae extra ordinem, soggiunte, come s’è detto (p. 28), al De constantia (1721). Brani di una al Ledere dell’B settembre 1722 e d’una al cardinale Lorenzo Corsini dell’B decembre 1725 furono inseriti nel primo pezzo àe\VAutobiografia, venuto fuori nel 1729. Una del Porcìa del 14 decembre 1727, due del Conti dei 3 gennaio e 10 marzo 1728 e una del Lodoli del 13 gennaio 1728 furono addotte per brani nell’Occasione di meditarsi quest’opera premessa alla seconda Scienza nuova (1730). Una, aperta, al principe di Scalea (senza data, ma decembre 1730) fu resa pubblica nel citato opuscoletto (v. sopra p. 50) contenente le Correzioni, miglioramenti ed aggiunte seconde (1731). Due a Giuseppe Pasquale Cirillo del 30 agosto 1733 e di poco dopo del maggio 1738 vennero riferite dal destinatario in due opuscoli che saranno citati nella seconda parte del presente lavoro (sezione prima, capitolo quarto, numero 6), non senza che un regesto della prima fosse dato poi (1787) dal Giustiniani negli Scrittori legali citati più oltre, I, 154. Una a Tommaso Rossi o Russo del 7 decembre 1729