Bibliografia Vichiana I

CARTEGGIO

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autografo è perito anch’esso nel rogo delle serie più preziose dell’Archivio napoletano perpetrato nel settembre 1943 da ufficiali e soldati tedeschi a San Paolo Beisito presso Nola. Una lettera a monsignor Filippo Maria Monti del 18 novembre 1724, il cui autografo si custodisce nella Biblioteca Universitaria di Bologna, e che, col titolo Lettera inedita di Giambattista Vico, fu stampata in un opuscoletto di otto pagine tirato in soli quindici esemplari coi nomi dei possessori (Bologna, Nicola Zanichelli, MDCCCLXXX). Una seconda lettera all’Esperti del 18 novembre 1725, data da Raffaele Cotugno nella prima parte di Giambattista Vico , il suo secolo e le sue opere citato più oltre, pp. 10-11, in nota. E finalmente una lettera al Muratori del 5 giugno 1730, serbata autografa nell’archivio muratoriano dell’Estense di Modena e resa pubblica dal Labanca nel Popolo romano del 7 novembre 1902 (anno XXX, numero 307)Salvo la lettera al Crescimbeni e la supplica a Carlo di Borbone, queste lettere sparse, più una ancora, inedita, a Celestino Galiani, trovata autografa tra le carte galianee e serbata ora nella collectio del Croce, furono raccolte alle pagine 95-101 della vecchia Bibliografia, ove vennero date altresì alla pagina 23 una letterina di Nicola Giovo del 10 decembre 1733, serbata tra le carte vichiane del Villarosa e ora della Nazionale napoletana ; alla pagina 29 un biglietto del 1720 a Matteo Egizio, custodito, parimente autografo, nei carteggi dell’ Egizio (Nazionale di Napoli, codice segnato XIII. C. 92); e alle pagine 103-109 otto lettere inedite al Vico, tratte anch’esse dalle carte vichiane già del Villarosa : una del Porcìa del 14 decembre 1727, della quale, come s’è visto, soltanto un piccolo brano era stato inserito nel VAggiunta all’Autobiografia ; due dello Esteban (8 novembre 1728 e 24 gennaio 1729) ; una del padre Domenico Lodovico (24 decembre 1729) ; una di Daniele Concina (senza data, ma quaresima del 1733) : due di Francesco Serao (1742). Una prima stesura inedita della lettera al Corsini del 24 1724 (Biblioteca Nazionale di Napoli, carte vichiane già del Villarosa) e una seconda supplica, del pari inedita, a Carlo di Borbone del 29 o 30 decembre 1740 (Archivio di Stato di Napoli, Segreteria dell’ Ecclesiastico, Espedienti di Consiglio, gennaio 1741, fascio 42), pubblicava poi (1905) il Gentile nel Figlio di G. B. Vico citato più oltre, pp- 24-25 e 38-39, e nelle due edizioni di Studi vichiani, nei quali quella monografia venne ristampata. Dopo di che, il Croce, mentre, da un lato.