Bibliografia Vichiana I

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CARTEGGIO

nella sua già citata edizione dell’ Autobiografia, ricollazionava sugli originali i vari documenti epistolari intercalati nei tre pezzi di quello scritto, integrando in nota quelli riferiti soltanto per brani, d’altra parte nella sua edizione del Carteggio, inserita anch’essa nel quinto volume della silloge nicoliniana delle Opere (1911), raccoglieva, ordinandolo cronologicamente e illustrandolo con sobrie annotazioni, il rimanente materiale epistolografico descritto sin qui (a eccezione del frammento di lettera al Crivelli e della lettera al Crescimbeni): al quale materiale, attingendo una volta ancora alle carte vichiane già del Villarosa, aggiungeva una lettera-dedica in forma epigrafica al principe Eugenio di Savoia del 1721 o 1722, un’altra lettera del padre Domenico Lodovico del 3 settembre 1733, una d’isabella Pignone del Carretto duchessa d’ Erce a Giuseppe Pasquale Cirillo di poco dopo il maggio 1738, e un frammento di lettera del padre Tommaso Maria Alfano del 19 giugno 1734. Non molto abbondanti i trovamenti posteriori. Nel 1915 veniva richiamata l’attenzione degli studiosi sulla più volte mentovata lettera al Crescimbeni, che il Croce ripubblicava ne La Critica di quell’anno (XIII, 236-38). Nel 1918 due al Magliabechi dell’ll aprile e 1° giugno 1693 erano rinvenute dal Nicolini nei carteggi magliabechiani della Nazionale-Centrale di Firenze e pubblicate dal Croce nel Terzo supplemento (Critica, XVI, 1918, pp. 148-49), ov’era riedito altresì il frammento di lettera al Crivelli. Nel 1921 il professor Benvenuto Donati trovava rispettivamente nell’archivio privato del conte Giberto Borromeo di Vitaliano in Milano e nell’Autografoteca Campori dell’Estense di Modena un’altra lettera al Crescimbeni del 5 o 12 luglio 1712, e l’autografo d’una famosa lettera al Ciacco del 25 ottobre 1725, della quale non si conosceva se non un testo troppo maltrattato dal Villarosa ; e dell’una e dell’altra dava un’edizione diplomatica nei suoi Autografi e documenti vichiani citati più oltre, dai quali Luna e l’altra, accompagnate da riproduzioni fototipiche, passavano nei citati Nuovi studi pp. 84-85 e 412-14. Nel 1929 il Baldensperger rinveniva ad Amsterdam, tra le carte del Ledere, due lettere del 9 gennaio 1722 e 5 novembre 1725 dirette dal Vico a quest’ultimo, e le comunicava cortesemente al Nicolini, che le pubblicava e illustrava nella Revue de littérature comparée di quell’ anno (IX, 737-43). E, per ultimo, in quel medesimo tempo, lo