Bibliografia Vichiana I

76

CARTEGGIO

battista Vico, nell’ Archivio storico per le provincia napoletane del 1935 (LX, 355-57) e in estratto. Inoltre il professore Armando Tallone trovava nella Biblioteca Nazionale di Vienna due lettere inedite al principe Eugenio di Savoia (25 luglio e 12 decembre 1722), e ne segnalava cortesemente l’esistenza al Nicolini, che le pubblicava e illustrava nel Leonardo del 1° gennaio 1937. Dal canto suo, il Croce, dopo anni di ricerche, scovava finalmente e acquistava per la sua collectio un esemplare dell’introvabile opuscolo del Cirillo ov’è la mentovata lettera vichiana del 30 agosto 1733, e poteva darne ne La Critica del 1938 (XXXVI, 389-91) il testo originale in luogo della ricostruzione congetturale che, nella sua edizione del Carteggio, era stato costretto a esibirne il Nicolini. Il quale, nel ripubblicare le quattro lettere anzidetto nell’appendice generale alla sua silloge (Vili, 245-53), le fece seguire (Vili, 253-64) da nuovi spogli di accenni al Vico nell’epistolario del Giannone, in una lettera aperta del Calogerà e nei carteggi muratoriani. Ristampe, infine, di qualche lettera vichiana si sono avute, come nella prima delle ristampe dell’ Autobiografia ricordate sopra alla pagina 68, così anche in qualcuna delle antologie vichiane catalogate qui appresso nel paragrafo IX del capitolo decimo. Ma su esse si può ben sorvolare, bastando, tutt’al più, aggiungere che la lettera al Ciacco del 25 ottobre 1725 è stata ristampata, con ampio commento, alle pagine 337-40 dell’altra antologia per le scuole che, col titolo Fantasia e umanità, hanno pubblicata di recente i professori Raffaello Ramat e Mario Sansone (Messina e Città di Castello, D’Anna, 1943). Piuttosto va messo in rilievo che resta ancora inedita nello Hof-Haus und Staatsarchiv di Vienna una supplica indirizzata dal Nostro al viceré austriaco conte Luigi von Harrach nel marzo o aprile 1731, cioè quella a cui è allegato il parimente inedito catalogo degli scritti mentovato sopra (p. 68). Ma per essa non si può se non formolare l’augurio che le contingenze politiche consentano presto di trarne copia e pubblicarla.