Bibliografia Vichiana I

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PICCOLI SCRITTI FILOSOFICI E CRITICI

Corda, Ferrari I e li. Jovene e Pomodoro. Analogamente, manca oggi Ira le carte vicinane ora della Nazionale napoletana un frammento, autografo del Nostro, della minuta della dedica al Von Harrach ; quel frammento che fornì al Villarosa la prova documentaria di ciò che dal testo appariva già d'evidenza sfolgorante ; essere stata quella dedica, malgrado la sottoscrizione del Belli, composta dal Vico. Circa il secondo scritto, esso non è in alcuno dei superstiti volumetti pubblicati dalla rinnovata accademia degli Oziosi, fondata a principio del secolo decimosettimo da Giambattista Manso e resa celebre, tra altri, da Giambattista Marino e Giambattista Basile, risorta nel 1733, e già riseppellita, sembra, nel 1738. Né il Villarosa, che raccolse pel primo il breve sermone vichiano il quale, dopo che degli Opuscoli villarosiani, entrò a far parte delle sillogi del Ferrari I e 11, Jovene e Pomodoro avvertì se ebbe presente un testo a stampa ovvero un autografo o una copia oggi dispersi. A ogni modo, il Vico, nominato tra i soci nel 1736 ed elevato, insieme con Fabrizio Capece • Minutolo principe di Canosa, alla carica di « custode » per 1’ anno successivo, recitò sicuramente il suo discorso nel 1737, come, tra l’altro, appare dal calendario accademico di qnell’anno, messo a stampa dal segretario Giuseppe Pasquale Cirillo e preannnnziante che l’accademia si sarebbe riaperta il 6 gennaio e « Giambattista Vico » avrebbe fatto «l’introduzione per la detta apertura». Del terzo e del quarto scritto non è da dire altro se non che l’uno fu inserito primamente, con 1’ intitolazione « Giambattista Vico al leggitore » alle pagine 7-8 delle citate Rime scelte del De Angelis ; che il quarto, il quale ha tutta Paria d’un « parere per la stampa », venne pubblicato dal D’Aronne nella Dissertazione metafisica citata nella seconda parte del presente lavoro (sezione seconda, capitolo primo, paragrafo I, numero 3) ; e che tutt’e due furono ristampati nella silloge del Villarosa, nella prima del Ferrari e nelle altre derivanti da questa. Da un manoscritto posseduto allora dal giovane Tommaso dei duchi Frammarino e oggi disperso il sesto numero venne pubblicato primamente col titolo « Q. Horatii Flacci De arte poetica librum cum notis lohannis Baptistae Vici jurisconsulti Antonius canonicus Giordano, bibliothecarius regiae Bibliothecae Borbonicae, nunc primum edidit :> (Neapoli, typis Biblio-