Bitef

na kotar. Kada je pogodę strelom, iz nje izlaze piljevina i raźno hojne loptice koję padaju u publika. Tako obesenom i zanjihanom humanoidu iz rreće połazi za rakom da kroz dra otrora proturi nogę, koję u grotesknoj euforiji slobode poćinju, klateći se, da gorore. Kada rreća pada na zemlju osoba u njoj poćinje da se arija kao glista, ali nema hrabrosti da izade, osim da ispušta krike nemoénog besa i želju za porratkom u stanje pre rodenja. Kada se slućajno nade izvan svog zatvora, nemi córek uspera, pomoću maskę od metala, da ga zaślepi i zatrori u nora rreća. (U Giorno 10. 4. 1975) seviziare una forma ЯШш -И|в tremolante е gelatinosa di j 0 i paar a, che emette grufolii e ШЁШИ rar ‘ g omití è il protagonista dc 11° spettacolo, che si intitola 'jappunto » Sacco«, in scena al ШяЁ J teatro U ото per la rassegna r »Confronti teatrali «. Ne sono ' autori, registi ed interpreti LRiccardo Caprossi, architetto 7 , z-, : : .r.Ą e pittore, e Claudio Remondi, % Щ i ex carrozziere ed atore, M es pl° s l sal palcoscenico Hp|r ¡Ш delV avanguardia romana con ЩйР »Richiamo«, un allucinante riaggio intorno a una к) gigantesca macchina inutile, 'Wa%iiÆ (Zi un lar or o straor diñarlo ira i pîù significatiri di questa stagione. In » Sacco «, una rappresentaxione nata due anni fa, Tantico rapporta tra rittima e carnefice è srolto in maniera del tutto insólita. Imprigionato dentro un corsetto ortopédico, un cerotto sulla bocea, i piedi ingessati che fanno risuonare i suoi passî, il seriziatore si affaccenda instancabile, una specie di torturatore a cottimo pleno di risorse e di inventiva. La rittima è un oggetto informe dentro il suo contenîtore miserabile di juta, passive e silenzioso ha qualche sussulto e qua e là dagli strappi si intravedono delle fette di carne. Il carnefice, indifferente ed attivissimo, lo seziona, lo colpisce, lo tr afora con una batteria di for che, uncini, randelli, tenaglie, lance, lame, coltelli che poi ordinatamente ripone sulla rastrelliera; lo sforbicia e lo sonda con un impressionante campionario di strumenti allusivi e ingigantiti. La situazione sembra presa da Beckett ma la pantomima ha la cadenza di un rituale in cui la metafora dei condizionamenti sull’uomo o la metafora del potere sono secondarie rispetto al rapporta ambiguo che si instaura tra seviziàto e seriziatore. I due personaggi rappresentano la rittima e il carrnefice, il destino e l’essenza umana, il potere e il soggetto al potere, ma Tironia inesistibile non lascia nemmeno un’ombra di esemplificazione manichea.

La tortura prosegue con l’uso di stumentî più élaborait e assurdi. U sacco vívente viene tuffato dentro una catasta di copertoni, mentre l’uomo incerottato diventa un dotier Calligaris: dall’esperimento esce un criceto. Quella forma che adesso emette balorde cantilene viene agganciata ad un uncino e issata a me zz’aria con una carrucola. Colpiío da una frecia se arica della segatura ma da lui escaño anceda palline calórate che rimbalzano tra il pubblico. Cosí, sospeso e ondeggiante, l’umanoide del sacco riesce a estrarre fuori hai buchi le due gambe e in un’euforia grottesca di liberta cantinela a fade parlare, agitándole. Nell’uso espressivo di alcune singóle partí del carpo, le gambe, e poi una gag deliziosa con una mano che sbuca da un’enorme semisfera di métallo, c’è il gusto visivo del fumetto, U saccone calato a terra si agita come un grosso lombrico ma non ha il coraggio di uscire fuori, tutto grumi di rabbia impotente e ui voglia di regressione pre-natale. Senza probierni estetizzanti (qui non contano le immagini ma le azioni) lo spettacolo è ugualmente di grossa eleganza figerativa per l’uso di oggetti poveri reinventati con gusto pittorico, » Sacco « meritava certo molto di più di un’unica serata al teatro Uomo. Per chi non ha potato assistervi non resta che aspettare mggio, quando Capogrossi e Remondi, dopo il Festival di Nancy torneranno a Milano al teatro Officina. (Donata Righetti) Krajem sezone, Salerno Jr g, nam je pruïio priliku n^oZ^ da оdg ov ore na Zovu se Claudio Remondi (glumac, 47 godina) i Riccardo Caporossi (bivši arhitekta, 25 godina). Pre vise godina, Remondi je imaš svoje pozorište и Monteverdiu, u okolini Rima. Prilikom jednog susreta sa Caporossijem, uvideo je da postoji mnogo zajedničkog и njihovim traganjima, pa su rešili da režiraju Beketov kornad »Srećni dani«, sa Remondijem и ulozi Winnie. Caporossi je ispisao ceo tekst Beketovog monologa po zidovima pozorista. Pośle skoro godinu dana priprema, bili su prinudeni da se odreknu prikazivanja tog komada. Naime, Beketov italijanski agent ze le o je da zna, mogu li oni garantovati prihod od sto hiljada lira za svaku predstavu?