Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, str. 244
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Libro IV. Dal 1866 al 1878.
Nei primi giorni del medesimo anno 1871, i nostri Padri fondarono un circolo cattolico, avendone ottenuta licenza dal1’ Arcivescovo e dal governo. Ben trecentocinquanta, tra Italiani e Sloveni, vi diedero il nome. Tre anni più tardi fondarono un circolo di donne cattoliche, e nel 1877 due nuove società, di signori I’una e di signore l’altra, col fine d’attraversare in Gorizia il proselitismo dei protestanti. Non è da tacere del grandioso pellegrinaggio, fatto il 2 d’ agosto del 1872 alla Madonna del Monte Santo (antico santuario posto sulla vetta d’ un monte vicino a Gorizia) per iniziativa del nostro circolo cattolico. Scopo di esso era offrire a Maria, dinanzi a quella sua divota e miracolosa immagine, le preghiere unite di moltissimi fedeli per il tanto perseguitato Pontefice Pio IX. Fu destato nel popolo sì gran zelo per quella santa e pia pratica, che ben cinquanta mila furono i pellegrini, e tra questi, centocinquanta sacerdoti. Vi presero parte tre de’ nostri Padri, e il P. Banchich tenne la predica in italiano. Tutto procedette con grandissimo ordine, e il frutto spirituale fu oltremodo copioso. 5. Del resto tutti questi anni passarono t’ uno somigliante all’ altro senza che nulla di straordinario accadesse. 1 Padri erano anche allora continuamente occupati press’a poco in quei medesimi ministeri, che si esercitarono poi dai Padri che vennero appresso nel tempo che vi dimorarono i teologi, e che si seguitano a esercitar tuttavia: ascoltare confessioni in Sant’lgnazio e nei vari istituti della città, predicare, dar esercizi e missioni, nella città e fuori.
a Bressanone nel nostro convitto), scrive : « Da Verona dovea per destinazione recarmi a Venezia; ma il P. Dionisi mi ottenne per Gorizia. Perciò, finiti gli esercizi, andai a Gorizia. Ivi diedi principio ad un giornale II Goriziano , che poi mutato nomine si chiamò (in seguito) U Eco del Litorale. Mi recai ad Udine ecc. ». (!) In quell’occasione fu eretto il doppio altare di marmo di Carrara, che si ammira nel mezzo della basilica.