Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, str. 245
Capo IV. Dispersione del sessontasei. Origine delle stazioni.
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CAPO IV. DISPERSIONE DEL SESSANTASEI. ORIGINE DELLE STAZIONI.
1. La provvidenza di Dio non ci abbandona. —2. Misera condizione d’ Italia ; i nostri Padri cominciano il lavoro di ricostruzione, 3. Le stazioni. 1. Il gran nemico nostro e capo di tutti i malvagi Lucifero nel 1866 ci fe' certamente un gran danno, perchè delle case che ancor ci restavano in Italia, non ne lasciò una sola che non facesse crollare. Ma se Dio permise, per i suoi santissimi fini, queste nostre sventure, non per questo ci abbandonò; ela
vittoria del demonio non fu per niun modo nè vittoria piena, nè vittoria vera. Infatti tutti i nostri giovani, come abbiamo veduto, furono messi al sicuro, nuove comunità furono aperte fuori d’ Italia, e i nostri convittori di Padova, di’ erano il più caro tesoro della provincia, nel partire da Padova, li portammo con noi. Alcuni Padri e fratelli, circa una trentina, vissero dispersi dentro i confini della rovinata provincia, ed altri similmente in altri luoghi, in Italia e fuori ; ma diedero buona edificazione, faticarono in prò
P. Giuseppe Bracchi S. 1.
delle anime e quasi tutti rimasero fedeli alla loro vocazione. In quel tempo furono destinati alla missione del Messico i Padri Giovanni Frigerio, Bartolomeo Leali, Giuseppe Bracchi e Francesco Saverio Cavalieri, tutti soggetti valenti e veramente apostolici. 1 tre primi morirono, l’un dopo l’altro, in brevissimo tempo. Sopravvisse solamente il P. Cavalieri e rese grandi servigi a quella missione. 11 D’altri Padri, mandati in altri luoghi fuori d’ Italia, in parte si è detto sopra, e in parte si dirà altrove. Ora ci conviene ragionare di coloro che rimasero in Italia, nel territorio della provincia.
1 Di questi quattro Padri si fa un cenno nell’appendice, pag. | 170 J, [l7l] e [l76].