Dall Adriatico al Ponto ammaestramenti storici
Dopo la seconda guerra punica, i romani, già sicuri del Mediterraneo occidentale, cominciano energicamente a pensare alla fondazione di quell’impero coloniale che nessun popolo è mai riuscito a superare. Pratici e solleciti, i romani compresero ben presto 1’ importanza della loro azione verso oriente, donde eran venute all’occidente tante genti e tante civiltà, e dove 1’ impero avrebbe potuto mietere allori non mai visti. Verso il 200 a. C. il bacino orientale del Mediterraneo, sebbene non ignoto ai romani era ancora immune dalla loro influenza. Essi non avevano che la signoria delle coste dell’Adriatico fino al Quarnero coll’occupazione della Venezia e dell’ Istria. Quelle regioni ebbero sempre 1’ importanza che le due colonie di Aquileja e Fola seppero darle perchè quasi chiudono e difendono alle porte d ! Italia l’Adriatico superiore, ossia l’anello di congiunzione per le comunicazioni fra la valle del Po e la valle danubiana, da quell’Adriatico, dal quale non indarno Aquileja e Ravenna prima e poscia Venezia, ossia 1’ Italia romana e 1’ Italia del Rinascimento, corsero alla signoria dell’Oriente, ai paesi che allora volevano dire la signoria del mondo. Nessuno ignora la storia. I tempi antichi rivivano nei moderni; le grandi imprese dell’antichità si rinnovano continuamente nel turbine dei secoli. Io scrivo per ammaestramento e ricordo. Perchè i romani assicuratisi dell’ Adriatico, conquistarono subito la penisola balcanica ? Come vi penetrarono ? Come vi si mantennero ? A parte che questa penisola è unita all’ Italia dallo stesso mare, dalle stesse vicissitudini geologiche che hanno formato per naturale conseguenza uno stesso ambiente antropogeografico, come lo formarono sotto l’aspetto