Il Molise dalle origini ai nostri giorni

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litici esumati dalle contrade rustiche di Carapobasso , Campolieto, Fossalto, Macchia Valfortore, Gratino, Pietracatella, Il circondario d’lsernia vi è rappresentato da pezzi provenienti da Aguone, Guardiaregia, Monteroduni, Pìetrabbondante, Pizzone, Roccamandolfi. Il circondario di Larino è assente dalla raccolta. Altri oggetti litici sono stati rinvenuti di recente nell’agro venafrano, fecondo sempre per qualsiasi ricerca scientifica, da Giuseppe Cimorolli, amoroso ed esperto cultore di paleontologia , il quale ha scritto in rapporto ad essi una breve e pregevole “ memoria „ e di essi fregerà il nascituro Museo civico di Venafro, Più modesta, ma non meno interessante raccolta del genere, è quella donata al Museo civico di Baranello dall’iasigno architetto Giuseppe Barone, la quale deve essere frutto di accurate investigazioni nell’agro di Baranello ed in quelli limitrofi. Sono, nelle quattro collezioni passate in rassegna, coltelli, asce ovulari, raspe, cuspidi, puntameli, raschiatoi, martelli, accette dì silice durissima, che servivano a difesa od offesa, nonché agli usi ordinari e banali della vita primitiva dei nostri remotissimi progenitori. * & * Sarebbe superflua cosa indugiarsi in tale argomento , avendone trattato con profonda e ben nota competenza parecchi autori . fra i quali mentoveremo il Nieolucci nel “ L' età della pietra nelle provincie napoletane „ il Bonncci nei “ Monumenti antistorici scoverti dal 1863 al 1866 nelle provincie napoletane „ ed il Pigorini nell’articolo “ L’età della pietra nella provincia di Molise „ inserito nel “ Bollettino di Paletnologia Italiana „ (Anno 11, n.° 7),

III. Mineralogia ed Idrologia.

Cenai generali relativi ai tre circondari. Sorgenti minerali, loro uso locale, loto attuale sfruttamento commerciale. La vastità speciale delFargomeuto ci sospingerebbe ad una lunga trattazione di esso, se la natura e l’economia del presente lavoro non ci costringesse semplicemente ad una breve e fugace rassegna di quanto può esservi di materia minerale incorporata nel sottosuolo 0 nel suolo 0 soltanto cosparsa sulla superficie delle nostre torre. La silice a cristallizzazioni calcaree, la marna argillosa con tracce di schìsto calcareo, e l’arena terziaria dal particolare colore cilestro, abbondano lungo le sponde e nella valle del Trigno, nonché nel bacino litoraneo dal Biferno al Fortore. La marna coperta di sabbia quarzosa forma U massiccio delle lievi