Il Molise dalle origini ai nostri giorni

10

colline che digradano verso l'Adriatico, e in esse sono tracce copiose di silicati di allumina, o miche dai riflessi madreperlacei ; mentre in contrada “ Pelicene „ nell'agro di Tavenna spesseggiano i macigni gessosi, sulla cui superficie è evidente fa cristallizzazione. Il salgemma in ammassi solidi e cristallini non è infrequente sulla montagna che accoglie l’abitato di Civitacampomarano. e nelle adiacenti alture di Colle d’Ambro e Colle Ceraso ; tutte a terreno di argilla compatta ricca di ossido di ferro e di solfato di allumina. La selenite (vale a dire il solfato di calcio idrato, o gesso selenitoso) è cosparsa qnasi da per tutto nell’agro di Guardialfiera. Come è ben noto, questo minerale è scarsamente solubile nell’ acqua bollente , epperò alcune sorgive dell’agro stesso si manifestano inadatte alla cottura dei legumi, perchè le precipitazioni gessose induriscono l’involucro di questi. Gesso comune con cristalli di quarzo è in ricchi giacimenti negli agri di Ripamolisano, Gnglionesi, S. Giuliano di Puglia e moltissimi altri comuni nei tre circondari. L’ocra o terra rossa (sesquiossido di ferro) cosparge in larga misura varie zone della contrada “ Cerrosecco „ (Casaealenda) e della valle del torrente “ Rio „ (Trivento). Isornia, Frosolone , Carpinone, Guardiaregia, rinvengono, infine, nei propri terreni tracce cospicue di minerali peculiari alle rocce ed alle produzioni vulcaniche, dacché l’aspetto dei terreni stessi manifesta i sovvertimenti e i cataclismi tellurici subiti nei tempi preistorici. Sebbene scarse, non dispregevoli sono le attestazioni che la toponomastica ci offre della presenza di speciali minerali in alcuno zone della provincia. Nell'agro di Casaealenda per addurre un esempio è una contrada detta “ Macchiapuzza „ forse dal fetore di prodotti solforosi che un tempo effondeva dalle sue viscere congestionate. In tale contrada, praticando i lavori delle ordinarie colture, non è difficile rintracciare delle bellissime cristallizzazioni di prodotti d’ antimonio, che suscitano strane lusinghe di oro ad occhi profani. Nel territorio di Trivento il “ Vallone dello Zolfo „ deve aver ricevuto il nome dell'abbondanza del proficuo minerale ; del pari che il nome di “ Collo Puzzoli „ in agro Matrice, ed il nome di “ Acquasalsa „ ad una contrada dell’agro agnoneso devono essere esponenti di peculiari qualità chimiche del terreno. Uno studio mineralogico del Molise non è stato ancora fatto, e però è desiderabile, sia per l’argomento in sè, sia per le conseguenze pratiche che potrebbero derivarne. * * * Degli antichi sconvolgimenti tellurici, ai quali sono andate soggette le nostre contrade, si ravvisano tuttora gli effetti nell’accidentata orografia, nei monti spesso deformi, dai dirupi determinati da successivi assestamenti, dalla varietà altimetrica che si riscontra in qualsiasi breve cerchia di agro, dai pianori alluvionali di Sepino, Vinchiaturo, Campochiaro,