Il Ritorno e la dimora a Messina di Don Giovanni d'Austria
gina storica da essi delineata. Trascritti con cura ed amore , essi vengono riprodotti con tutta fedeltà come sono negli originali, a meno delle frequenti e lievi abbreviature e dei nessi, che sono stati di sciolti.
I. La notizia e la proclamazione della vittoria.
Un Paolo V;ì hsa rati, corriere, venuto da Otranto, tu primo a portare in Sicilia la nuova del successo della battaglia di Lepanto :i Don Giuseppe .Francesco Landriano, conte Landriauo, Htratigò di Messina, chiamato sin daini aprile lÒTI alla suprema carica di Presidente del Regno dal defunto viceré marchese dì Pescara (1). Giaunello Damici , mazziere della corte viceregia, certamente per mandato del conte Laminano, partecipò tosto la nuova ai Giurati Messina, i quali si affrettarono a pubblicarla a suoi) di tamburi e con spari delle artiglierie dei baluardi e dei fortilizi. 1 cittadini, poi, che erano stati spettatori della preparazione di tanta impresa ; che, con voti ardentissimi, avean salutato la dotta all’ uscire dal porto il giorno Iti settembre, et che per il trionfo di essa avean promosse pubbliche preghiere (2), non è a dire con quanta letizia abbiano accolto la faustissima nuova, e con ohe entusiasmo si preparassero a ricevere degnamente ed onorare i prodi campioni, dal cui valore si stimarono per sempre
(1) Di Bi.asi, Storia «roisologiea dei Viceré di Siciliri, ed. Pulenti» 1867, pag. 2Utì, Destinato a nuovo Presidente ilei [(agno, con beneplacito di re Filippo li. Don Carlo di Aragona e Tagliavi», principe di Casteivetrano. <dic prese possesso agli S di novembre 1571. il conto Landriano ritornò alla e arici» di Stratigi» di Messina ohe occupava dal 34 agosto XIII I nd, 1570, come rileviamo da mia nota inedita nelle Minute di Notar Gian Domenico Russo (Archivio Prov. di .Stato rii Al essili ai. Da altra partita sotto la data 15 aprile XV lud. 1572 dei banco Balsamo per oz. 153. 10 appare che dai fi novembre 1571 egli cominciò a percepire il salario mine sfrati eà t. capitan d’arme. (2) «Nell’anno 1571. quando l’Altezza di D. Giovanni d’Austria si parti con l'Armata Navale dal Porto di Messina, si diedero i Messinesi a porgere cottìdiane supplicio alla loro Signora per la salute di tanti Prenci pi per lo perpetuo stabilimento di tutta la Chlistianitii e per impetrare all’Armata Reale la desiderata vittoria. Et iu particolare Monsignor Arcivescovo D. Giovanni Befana, con solenni processioni dei Clero, Ordini Religiosi e Popolo Messinese, andava invocando l'aiuto del Cielo, per mezzo deile Litanie, visitando lior ima Chiesa, hor un'altra, dolia B. Vergine, fin tanto che fosse venuta la nuova della felice riuscita». Sampbjii. •Jennoloyiu della Vergine. Messina. In Messina, 1644, Üb, 111, pag. 387,
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