Il Ritorno e la dimora a Messina di Don Giovanni d'Austria

Kfì oltre nl! ; i cera per gli nfficii funebri, Sua Altezza s’interessò pure delle «pese per il catafalco : di quella tmimenfmiitMt pira, ricordata dal Buontìglio, ni cima della quale fu collocata mia statua, alta nove palmi, rappresentante la Fede, opera dello scultore Rinaldo Bonanno . messinese. Lo dimostra il seguente documento, finora inedito ; Die xvìij eiusdem Jumj XV End. 1572 (1). Magister Joannes marius de guido pictor, preaena cognitus ere., tamquam expertas et extimator positus et elettila ex presente magiatri reualdj I ammano virtute superioris actus nuper per acta mea fatti cmu Juratorio dixit insta eius Juditium videre et parere existimasse una statua Ia quali si haptizau seu titnlao la fidi, di altiza di palmi novi, colorita, quali servio per lo lenimento di la piramidj tatto Intro la maiori ecclesia di missina per suffragio di quilli chi morsilo ju Ia armata, per servitio di la santa le, fatto per ordini di (altezza del S.r don Joanni di ausi riti. et. operata per ditto m.ro renai do bonanuo, essi ri di prezo anzi, la figura seti la preditta statua estimata di inizi quatior. di che tatti bonj li colutj , et altri otto capiteli.], quali si eimtauo ad tari sei per mio, che .importano inizi una e tari dichiadotto, talmenti che jn tutto la stima essil i di prezo di «tizi quindichi et tari dichiadotto.

V. L’ Ambasceria bella città di Palermo.

La città di Palermo, con atto del 15 novembre 1571, elesse suo ambasciatore Don Vincenzo del Bosco, conte di Vicari , con incarico di conferirsi a Messina per rassegnare al giovine ammiraglio della Lega le congratulazioni ed i rallegramenti dì quella cittadinanza per la ottenuta vittoria. «Ma quest* uomo scrive, il Gallo (2) sull’autorità, del Buontìglio (3) —i quali erroneamente segnano il nome di Ottavio e non di Vincenzo del Bosco quest’uomo, però, qual altro Zopiro , venne solo a fine di procurare che il Principe, abbandonando Messina , pas-

(I l Mim tk IóTO-72 del Noturo Oiovan noni. Russo. fol. 35!) verso. Debbo questo documento alla, cortesia del mio carissimo e colto amico Cav. Gaetano la Corte. (2) Annali della /siUà di Messina, voi. 111. ed. 1804, pajs. 36. (11) fi istoria Siciliana, parte If. liti. Vili, puff. 51)1.

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