L'artiglieria all'assedio di Padova nel 1509
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segnare il peso del pezzo, come correva l’uso essendo questo dato assai imporrante per regolare i trasporti, tale peso ascendeva a dieci cmtmr di gollpfund austriache, ossia a mezza tonnellata. Tosto sotto l’attacco degli orecchioni si vede lo scudo d 5 Austria coll 5 aquila ad ali spiegate, cimato dalla corona ed attorniato dalla collana del toson d’oro con l’ariete pendente. Sono disposti in giro altri sci piccoli stemmi, qnaieuno riconoscibile ; come quello della Garin zia partito d 5 oro c di rosso, che ha nel primo tre leoni di nero passanti, posti rimo sopra Fabro, e nel secondo una fascia d 5 argento (*). Sotto lo stemma si vede un grande X ; e siccome s’ incontra spesso nei documenti di quel tempo la denominazione Arti larie dii consìglio di X, così si può azzardare la supposizione che I’ X sia stato inciso dopo conquistato il cannone in guerra ed abbia questo significato. Infine sull 5 orlo estremo della culatta, sotto il focone, si leggono queste parole: Peterì Aminger.-gas. mie. H. MCCCCCV Jar. ossia: Pietro Aminger (o da Minger) mi fuse nell’anno 15 O) C 2 )*
Fig. 3
(i) Un proclama pubblicato il 5 gennaio 1509 cominciava così : n Maximiliamis divina favente clementia, electus Romanorum imperator semper Angustus, Rex Germaniae et llungariae, Archidux Austrine. Hurgundiae Lotharlngiae, Brabantiae Styriae et Carinthiae, ac Marchio Sacri Romani Imperi etc. (a) Un altro cannone tedesco del secondo XVI, disegnato dal Gaspcroni, cosi parla: Merteti Helger voti Freìbergk gas mìch. So metti Gesitngh itti Lu/t ersckalt Manck Maurett voti mir nider /alt.