L'elemento slavo nell'albanese della Calabria Citeriore

Ma l'it. bosso che riviene al lat. buxus, dal gr. nvìgog, legno, bosco, e indi venuto nell’it. a determinare la speciale pianta sempreverde, non spiegherebbe la forma mbodétsi del Hahn. Vero è che neiTit. dal lat. buxus , huxsum abbiamo pel tramite d’un basso latino buxida, analogo al gr. busta, {bussola, bussolo , bossolo) e secondo il Diez busto, che riverrebbe a un huxldus contratto indi in bux’dus , ma tanto busta che busto hanno originariamente il valore di scatola di legno, poi di scatola in genere, cosa che contiene. 10 credo che l’alb. C. boét anzi che riferirsi a una forma it. bosso , come spiegherebbe il Meyer il suo hoèt albanese, rispecchi la forma slava bódec ( hódets) e, scaduta l’atona postonica, si sia avuto da bódec, hodéts, bódts, bossi, infine l’esito Mèt. bogdt ricco, ser., bulg.; hogdt e bógat nsl. — Hahn: begdt: bugni; Qmhugdt, mugdt, ricco.— Alb. C.: begdt , ricco. 11 passaggio di e in o è frequente nell’albanese: come nel greco Xéyco e Xóyog, rónco, retata, rónog etc., così nell’albanese abbiamo, 6y~U\t, io scelgo, leggo, perf. oy-lóda ; io rubo, perf. fióda ; cfr. lat. genu, gr. yóvv; deus e ódóvroj. E pure frequente è nell’albanese il passaggio di o in e {e): gr. %óXog, veleno, alb. gr. nvaov, nvvóg per nvovog, alb. xjiév; lat. populus, pioppo, alb. c. e alb. s. TtXéia per xeXéxi; lat. opus, eris, alb. jSgsrps. bollar —magnate, ottimate, ser.; bolcrin , bulg.— Hahn: buVàr, cavaliere, eroe; bujdri, emerito. — Rossi: buVeria, baroni. Alb. C.: buljdr, nobile; ed è diventato anche cognome della famiglia Bugliari. Si avverta il frinì, e venez. buio, che equivale a valente, e in significato secondario prepotente, spaccone. Il Camarda penserebbe a una derivazione dal greco, povXrf, (iovXsv rr { ()iog. Ma dal greco non sarebbe possibile spiegare nè un sost. slavo boljdr, nè il ven. e frinì, buio.. Il nome dell’alb. c. buljdr, Buljari, è di origine slava, dalla base bolij, maior, qui magis potens est.

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