L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo
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AL PRINCIPIO DEL XX SECOLO
incaricò il Vescovo di Alessandria di prevalersi della scienza dei reputati astronomi cristiani di quella città, non già per la redazione di un « jLblsx&Uov * che dovesse, esatto o inesatto, servire per tutti i secoli : bensì, come sappiamo da S. Cirillo e S. Leone, per l’annua esatta fissazione della Pasqua. Ne seguì che, d'allora in poi, l’intera Cristianità più non abbadò a ciò che facevano pel loro Passali gli Israeliti, che se neppure esistessero. Cosi si camminò fino alla riforma gregoriana, ma bastò che la riforma venisse da Roma, perchè più non si parlasse nel mondo ortodosso, che della necessità per la Chiesa di abbadare, per la celebrazione della Pasqua, a ciò che fa la Sinagoga ; di necessaria dipendenza della Chiesa dalla pratica della Sinagoga. Ciò che Costantino deplorava come un' onta per la Cristianità del suo tempo, è letteralmente vero, se sì viene in Oriente. Non è ancor tutto : 4) Tutti possono leggere nel libro dei Numeri (IX, 13) che se un Israelita, senza esserne scusato da un’ impurità legale o per trovarsi in viaggio, celebrava la Pasqua un mese più tardi che non 1’ avrebbe dovuto « sarebbe sterminata quell 7 anima dalla società del suo popolo, perché non ha offerto al Signore il sacrifizio nel tempo stabilito ». Ora, la nota incorrezione, aumentata in più di sedici secoli, del Calendario israelita, ha per conseguenza che già tre volte in ogni ciclo israelita (nell' B°, 11° e 19° anno di ogni ciclo) il Passali ebraico è, effettivamente, celebrato un mese lunare piu tardi che, noi dovrebbe. La Sinanoga è tanto preoccupata di una tale e tanta contraddizione tra il precetto e la pratica che, come ne fanno fede autori israeliti, trova in essa la principale ragione che esigerebbe una riforma del Calendario israelita. Pertanto, anche ammettendo un’istante, per ipotesi, die la Chiesa debba prender norma dalla pratica degli Ebrei, sarà essa tenuta a con formar visi, anche in quelle prevaricazioni che l’antica Legge puniva di morte?... Ebbene, mentre la Pasqua gregoriana precede il Passali ebraico soltanto quando questo, contro la prescrizione dell’ antica Legge, vien celebrato un mese lunare più tardi che noi dovrebbe (per es. nel 1910, 1913 e 1921, Vili 0 , XP e XIX 0 anno dell’ attuale ciclo israelita 299) la Chiesa ortodossa non solo si dichiara vincolata dalla pratica, legalmente colpevole, della Sinagoga, ma accusa la Cristianità occidentale di celebrare allora la sua Pasqua : « contrariamente alle leggi della natura , alla verità storica e alla logica divina e umana » perchè non si fa ancella della Sinagoga, perfino nelle violazioni della sua Legge 1