L'Italia e la questione del calendario al principio del XX secolo
L,’ ITALIA E LA QUESTIONE DEL CALENDARIO
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5 ladite Commission se riunisse a’ Berne, siége des Bureanx * internationaux des postes, des tólegraphes et des chemins do » fer » (Q. Ma raccordo su un meridiano iniziale per 1’ ora universale suppone necessariamente e previamente 1’ accordo sul Calendario (anno, mese, giorno) à cui sarà annessa l’ora universale, questione che oggi non può più venir sciolta alla chetichella, < ambulando », indirettamente, come avrebbe potuto farsi a Washington. Ed ecco perchè mi pare che l’ltalia, adottando essa pure, per giudicare la < Dichiarazione => del Patriarcato di Costantinopoli, la benigna spiegazione, non farebbe, secondandone i nobili intendimenti, che rimettersi al compito, che ancora virtualmente perdura, affidatole dal Congresso internazionale di Geografia di Venezia. Oggi l'occuparsi delP ora, prima che del Calendario sarebbe, salvo errore da parte mia, come mettere il carro innanzi ai buoi. Quanto al meridiano iniziale, mi permetto di esprimere un solo desiderio : cioè che non si faccia entrare nella questione nè una malintesa inopportuna preoccupazione religiosa, nè passione irreligiosa, qualora, come ciò potrebbe avvenire, tornasse in scena la proposta di Gerusalemme. Per fuorviare e far trovare, anche sotto penne d 5 altronde rispettabili, cose poco pesate, Runa e P altra non di rado si valgono. La Russia ha sì poco paura di quella scelta che, perfino i ragazzi, sono preparati a salutare, nella scelta del meridiano di Gerusalemme, una conquista di più di non so qual genere, ma sicuramente anche morale della Russia. E il compianto generai Tillo che volle rimettermi a Pietroburgo (1893), non per isbàgl io, un numero della « Lettura pei ragazzi » ( Dietskoe Tchtenié) in cui manco male ! si tributavano elogi all’ Accademia delle Scienze di Bologna per avere suggerito quella scelta. Per ragioni ben note, se quegli elogi hanno una significazione, essi ricadono pure sul Governo italiano. Mi permetto, del resto, di rinviare, per ciò che riguarda le disposizioni della Russia nella questione del meridiano iniziale, alle Novosti del 15/27 feb. 1894 e al Journal tétégraphique di Berna del 25 luglio 1899. Se fossi, per ipotesi, ministro della marina ed oggi ne avvengono di ben più strane! io mi affretterei di incaricare gli ufficiali di qualcuna delle nostre navi da guerra, di recarsi a Gerusalemme, per prenderne o, piuttosto, controllarne la longitudine. Sarebbe sempre un servigiolo di più reso alla
( 'j Compie rendu du V Congrès international des Sciencesgeographiques, temi à berne citi 10 au 14 aoùt ISOO, Berne, Schmid, Francke et. C 1802 p. 110.