La politica antitaliana in Austria-Ungheria

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ALESSANDRO DUDAN

partito cristiano-sociale e del clero di tutta l'Austria ; il vescovo cardinale di Vienna Nagl, la cui nomina voluta dall’ arciduca destò tanto rumore, è una persona di fiducia di Francesco Ferdinando e tiene nelle sue mani le redini di tutti i diversi partiti clericali nazionali delle varie province ; l’arciduca stesso ha il patronato dello Schulverein cattolico (società per fondar scuole) e della lega navale militarista, Flottenvsrein ; sono note pure le sue relazioni con il partito clericale sloveno e croato di quel famoso Sustersich, che fece due volte ostruzione alla camera contro il misero progetto di legge della facoltà giuridica italiana (si noti la coincidenza con l’azione di Conrad von Hòtzendorf contro lo stesso progetto !) (1) e che deve gli straordinari prò-

stati italiani ! » L’arciduca dichiarò apertamente al ministro presidente unghe rese Wekerle, che egli impedirà ogni concessione nazionale agli ungheresi nelle questioni militari e che saprà provvedere, che il suo successore (suo nipote) la pensi ugualmente », In principio del novembre dell’anno scorso continua il giornale, che, si noti, in Ungheria faceva una politica austrofila e forse perciò s’è spento l’arciduca prese delle disposizioni militari, che fecero impressione alla Hofburg (palazzo dell’imperatore) e sulla Ballplatz (ove c’è il ministero degli esteri) : si trasportavan reggimenti verso i confini meridionali senza che nemmeno ci fossero sufficienti quartieri nelle Dolomiti per essi, « Aehrenthal e l’imperatore intervennero e l’arciduca corse a Berlino, incognito ; qui però si ebbe anche dall’imperatore Guglielmo una doccia fredda, che gli avrebbe detto « non esser utile nè per il momento consigliare di fare un’escursione speciale (eine Extratour) in Italia ». Courad dovette cadere. Al Belvedere ci fu tutta la notte « consiglio di guerra » e alle 4 ore del mattino furono ricevuti i redattori dei giornali cristiano-sociali. Ora a capo del ministero della guerra sta un uomo di fi lucia dell’arciduca, che non si darà pace, finche non avrà anche sulla Ballplatz il suo uomo. E il giornale ai 21 gennaio (Aehrenthal viveva ancora e nessuno, fuorché i medici forse, sospettava la sua prossima fine) lo accennava chiaramente nel conte Berchtold, aristocratico austriaco e magnate ungherese, che in quei giorni aveva rinunciato alla sua cittadinanza austriaca per rimanere soltanto cittadino ungherese * il che ha un profondo significato, poiché dei tre ministri comuni uno deve esser sempre ungherese » (difatti, nominato Berchtold ministro, il ministro comune delle finanze Buriao, ungherese, dovette andarsene © così pure dovettero andarsene i capisezione ungheresi del ministero degli esteri, sicché il vero elemento ungherese si può dire estirpato compietamente con questa furba mossa dalla direzione degli affari comuni in Austria). Ora tutte queste cose dette dalia Budapester Presse non saranno proprio autentiche in ogni loro particolare. Iu ogni modo però è molto sintomatico, che si scriva e sì pensi in questo modo in pubblico iu Austria ! (1) Da notarsi: subito dopo l’ostruzione del partito di Sustersich alla camera, che dovette in seguito a ciò esser aggiornata, Sustersich, {'opposi-