Lettere giuliane per la storia dell'italianità nostra

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caro in parte anche agl’ltaliani'!, perchè non è basata. Che vai tu dunque insinuando colle tue ‘piccamene’, col tuo solilo metodo a.-u. di accarezzare e tormentare ora gli Slavi ora gPltaliani, aizzando sempre gli uni contro gli altri alle zuffe nazionalistiche, che l'anno la tua forza e a etti {issisii ghignando mefistofelicamente? Che importa alla scienza che la ta 1 teoria sin sfata ‘trovata 1 dagli Slavi piuttosto che dagl’ Italiani? Nessun glottologo nè storico serio erede oggi fondata la supposizione, della vecchia scuola, che ì Vendi siano stati Ven{c)(ìi inU/h (Uscii eccj, cioè slavi. Ed è per questo, perchè è una teoria infondata, e non perchè è stata emessa o proposta da alcuni Slavi, che non è accolta dalla scienza. Del pari se I’ Ascoli, a proposito dei dialetti odierni, disse rene/ o isi-rioln V istriano 'di Rovigno-Uigna.no), hai tu dunque il coraggio di rinnovare qui la ‘piccanteria/ ch'egli cosi chiamasse ristriano per preconcetto nazionalistico? L’Ascoli, che non temette di rivelare, in omaggio alla verità scientifica, clic l’idioma della zona alpina delPAlta Italia (e idioma natio di Ini* è ladino, cioè vicino sì ma contrapposto all’italiano ! L’Ascoli chiamava nel isTd l’istriano retielo is/rio/o perchè dai materiali, (‘IL egli aveva-allora a sua disposizione, l'istriano gli appariva fortemente veneto, come del resto può apparire ancora, perchè la questione delicatissima non è in lutto risolta. Chi scrive queste righe crede, giudicando dai materiali pubblicati più tardi, che i! fondo istriano non siti veneto, e arrischiò ! per la prima volta, in un modesto schizzo propedeutico sui dialetti d’ltalia) di proporre per V istriano un posto parallelo c distinto da quello del veneto. Ma di questo più avanti. Qui basta dire che la questione sulla sede dei Veneti va ben distinta da quella sui dialetti romanzi, il Pauli, un eminente scienziato della glottologia indo-europea, noci di passata (senza insistervi perchè entrerebbe in un campo che non è suoi, cene attinenze che avrebbe il veneto {il dialetto romanzo che oggi è il più diffuso in tutta la Venezia, ad occidente come ad oriente dell’lsonzo) e il veneto antico (preromano), ma sono attinenze soltanto illusorie, come può notare ogni romanista e non poteva sapere un indo-europeista. Non è punto necessario che il veneto romanzo sia sorto sul substrato dell’idioma che passa per ‘veneto’ preromano: forse (a mio credere) è sorto a Sud di Venezia e di qua s’estese su quasi tutta la Venezia (v. I, ’2\.