Zenit

chica spezzatura del verso e l' esperimento libertario dei ritmi. Un insieme orchestrale vigorosissimo, un dinamismo espresso con tocchi formidabili. Una belleza verista, un senso politico reso con la massima forza. Del ferro messo in poesia con la virtuosità dell orafo cinquecentesco e la modernità di un Walt Witman mediterraneo. Ma V Inno alla Terra è la lirica degna di appartenere al sacro filone indigeno che ha dato i Sepolcri, la Ginestra e Le Fonti del Clitumno. Chi ha scritto V Inno alla Terra è un re della Poesia. Qui la lirica è veramente Г espressione di ciò che il Poeta sente per l’impressione degli oggetti e per la forza degli affetti che lo muovono e che egli direttamente palesa, quasi a pena respirando. È una poesia che rampolla dall’ anima come una aspirazione fatidica, come un tocco continuo di lira che lusinghi ed accenda, a legge alternata. L Inno alla Terra sembra un canto primogenio: uno di quei canti che dovrebbero essere sbocciati all’ aurora del genio umano, quando scopo inconscio della Poesia era ď ammaestrare, ordinare reggimenti ď estasi e istituzioni di cuori, cantare le azioni degli uomini e degli dei, sciogliere accenti ď anima sotto le volte dei templi e dei cieli. Come negli inni di Pindaro abbiamo qui il pensiero maschio che pur non invita alla guerra, l' imagine della gloria ma non fra l' armi e le stragi : si bene, il sogno di una gloria pacifica, serena, la quale illustri il nome degli uomini e delle famiglie fra i membri della polvere olimpica che è, poi, la stessa eterna polvere della vita. Ed, anche, vi è dell’ Anacreonte. L’ orgoglio civile e politico si disposa alla delizia domestica e privata. La voluttà appare non molle e lasciva, ma piena di grazia e di equilibrata bontà contemplatrice. Da questa lirica all’ isolatria Shelleyana di De Bosis è breve il passo. Il nostro poeta si sente attratto verso quel panteismo sentimentale, quell’ emotività incantevole dell’ anima e quella energia eroica di gesti e di accenti che sono i costitutivi essenziali della figura immortalata nel titolo principesco Cor Cordium Shelley el Epipsychidion sono in gran parte della Poesia e della Vita di Adolfo De Bosis. Nobilissima fronte, adamantiera coscienza italica! E l' Italia lo deve piangere. È morto un Cigno candido, in questa terra di corvi e di avoltoi !

PAOLO BUZZI

Milano

Behrens Hangeler Berlin Druckkonstruktion Original „Zenit-Galerie“ Belgrade