Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù, page 274

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Libro IV. Dal 1866 al 1878.

per il modo tirannico onde fu intimata, per le future persecuzioni che faceva prevedere in Austria contro la Compagnia, e in generale contro la Chiesa cattolica. Mentre nel ginnasio di Ragusa ogni cosa procedeva, al solilo, ottimamente, vi fiorivano gli studi, la pietà, il buon ordine, n’erano soddisfatti i cittadini e anche le persone che venivano a visitarlo a nome del governo, ecco ci vien comunicato un decreto ministeriale del tenore seguente : « L’ Ordine religioso della Compagnia di Gesù viene sollevato dall' incarico affidatogli in via provvisoria coi riverito Ministeriale Decreto 16 ottobre 1854 di provvedere all’ istruzione pubblica nell’ I.R. Ginnasio di Ragusa ; presso il quale istituto dovrà esercitare la propria attività un corpo insegnante da costituirsi in vìa di libera concorrenza a seconda delle disposizioni di legge che vigono per i ginnasi dello stato, e da dotarsi ecc. » (l ) Così, con un tratto di penna, senza addurne una ragione al mondo, veniva sciolto il nostro collegio, e ciò senza che la Compagnia ne fosse consultata, o anche solo avvisata, e senza eh’ essa vi avesse dato occasione alcuna ; anzi dopoché la Compagnia ebbe renduto al pubblico (sia fatto luogo alia verità) insigni- servìgi. Ma eravamo nel 1868, in quell’ anno funesto delle leges abominabiles ; anno che, se ben si riguarda, recò all’Austria danni immensamente più gravi del sessantasei :

f Questo decreto si toglie da una lettera del Luogotenente di Zara Filippovich al P. Lomhardini Rettore, data da Zara il 17 dì marzo del 1868. In essa gli si comunica che Sua Eccellenza il Sig. Ministro del culto e dell’istruzione aveva emanato il detto decreto il 6 di marzo « in base all’autorizzazione impartitagli dall’ Imperatore colla Sovrana Risoluzione dei 3 dello stesso mese ». (- Il F. Adelasio (nel suo manoscritto più volte citato), rivolgendo la parola al Ministro, lo ringrazia del non avere addotta nessuna ragione del suo atto, perchè così, senza volerlo, rendeva ai Gesuiti di Ragusa una testimonianza preziosa. « Non è per alcun loro demerito » (soggiunge), «che nessuno ne accennate nei vostro Decreto; non è perche sia sciolto il contratto fra voi e i Gesuiti, perchè nessun galantuomo scioglie un contratto indeterminato nella sua durata senza un giusto motivo; non è neppure perchè i Gesuiti non vogliano adottare il vostro metodo e adattarsi all’esame di professore, giacché il primo hanno già adottato quasi interamente, e quanto al secondo il P. Nostro Gen. Beckx ha messo