Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

Capo I. Novizi, carissimi e filosofi.

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però svanire del tutto. Quantunque il male che si temeva non accadesse, il solo timore ci recò notabile danno. Una delie conseguenze, benché non immediata, fu la decisione che presero i nostri superiori di lasciare per sempre la casa di Soresina : ma queste cose basti averle accennate. Della casa di Soresina si dirà più innanzi ; ora trasportiamoci ai nostri filosofi di Fortore. Di questi, senza ripetere ciò che altrove fu detto riguardo alla loro vita ordinaria, abbiamo da narrare alcune novità dì qualche importanza. 2. In uno de’ primi giorni del nuovo secolo, cioè il 12 di gennaio dei 1901, alle otto e un quarto di sera, avvenne nel castello il caso (che poi per qualche tempo fu famoso), del ladro entrato nella stanza del Rettore. 11 danno del danaro rubato fu il minore dei mali, al quale riparò subito la divina provvidenza : ma una grande tribolazione furono le molestie che si ebbero poi per più anni, e le sfacciate calunnie sparse sui giornali di varie parti d’ Europa. 9) Nel 1904, 1’ anno cinquantesimo dalla definizione del dogma dell’ Immacolata Concezione, i filosofi di Portorè e i novizi di Soresina fecero grandi feste in onore del singoiar privilegio di Maria Santissima ; e similmente i teologi a Gorizia. Fu una vera rinnovazione di spirito, la quale giovò mirabilmente ad accrescere nei cuori de 1 nostri giovani la divozione a Maria Santissima e alla sua Immacolata Concezione. In tutti e tre i luoghi fu benedetta una bella statua di Maria Immacolata, e poi conservata in memoria della festa. Similmente le feste celebrate l’anno 1903, quando sì compivano i venticique anni di Pontificato dell’ immortale Leone XIII, quelle del medesimo anno, quando fu eletto a succedergli il Cardinale Giuseppe Sarto (del cui amore per noi fu già detto altrove), e poi quelle del 1908, quando se ne celebrò il giubileo sacerdotale, nutrirono e vie più accesero in que’ giovani petti le fiamme di sincero amore, che già prima in essi ardevano, per il Vicario di Gesù Cristo. Del resto, nelle dette circostanze, non solamente nel noviziato e negli scolasticati, ma in tutte le case della provincia, e massime nei collegi (sì d’ Italia come

(9 In quel tempo fu pubblicato in nostra difesa (contro un certo Dottor Minko Hinkovid, nostro fierissimo avversario) l’ opuscolo Dr.lìinko Hinkovic i - istituì (11 Dottor Enrico Hinkovid e la verità) Zagabria, 1905, pagg. 153,