Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

Capo V. Il noviziato di Verona (fino al 1846).

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]’ attigua chiesa, e appresso in molte altre circostanze, tornò di bei nuovo a mostrare l'innata generosità e il suo buon cuore. La casa comperata per il noviziato era un edifizio vicino a Porta Nuova, eretto di fresco sul suolo ove prima sorgeva un convento di Minori Riformati, al quale era appartenuta la chiesa, dedicata a Sant’ Antonio di Padova. È ben vero che questa era in miserabile condizione, e troppo piccola la casa; ma il luogo era assai acconcio, libero da servitù, salubre e molto ameno. Si stendeva poi presso i due edifizi un ampia ortaglia, dove si sarebbero potute innalzare comodamente delle nuove costruzioni. in questo luogo il 16 giugno del 1837 entrò il P. Ferrari, e il 16 del mese seguente vi ricevette quattro novizi della casa di probazione romana, colà venuti a trapiantar nella nuova casa le consuetudini di quell’ antico vivaio di Santi, da cui erano partiti. Primo Maestro dei novizi fu il P. Giovanni Nepomuceno Stoger, della provincia austro galiziana, uomo insigne per santità e altri gran doni di Dio, il quale era stato compagno e valido ausiliario del P. Ferrari fin dal suo ingresso in Verona. (1J 4. Due giorni dopo i Romani, entrarono i tre primi alunni del noviziato veronese, poi altri ed altri, finche il 30 di novembre dell’ anno seguente ne giunse uno che valeva per mille, Carlo Odescalchi, il quale fino a pochi giorni innanzi era stato Cardinale, e Vicario di Sua Santità il Papa Gregorio Decìmosesto.

* « Fu uno dei luminari della rinata Compagnia nell’Austria,.... adoperato in molti ministeri e governi. Indefesso nella salute delle anime, consacrava tutti i ritagli di tempo a scrivere, e parecchie sono le opere da lui lasciate e che seguitano ad essere fruttuosissime. Negli ultimi anni non essendo più in forze per lavorare, sua occupazione quasi continua era la preghiera, non lasciando quasi mai il Crocifisso. S’addormentò nel Signore a Vienna il 16 aprile 1880, di 88 anni d’età e 68 di Compagnia. » Così il nostro P. Riccardo Friedl nel suo libretto (anonimo) Mater Divinae Gratiae, ossia Memoria storica dell ’ immagine di Santa Maria Maggiore che si venera nel noviziato delia provincia veneta d. C. d. G. (Modena, 1891, pagg. 203) a pag. 57, Nota.