Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

Capo V. Il noviziato di Verona (fino al 1846).

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grand’ amore e abnegazione ne sorvegliò i lavori ; come per altro aveva fatto anche quando si costruiva la detta ala nuova del noviziato. E quanto egli fosse valente nell’arte sua, ognun può vedere ancor oggi, visitando la chiesa; la quale, benché non sia più nostra, almeno, grazie a Dio, non fu nè distrutta nò profanata. Ma è da osservare che la facciata è lavoro cominciato più tardi sopra bellissimo disegno del nostro P. Emmanuele Costa, e non mai potuto condurre a compimento, causa le vicende polìtiche, dalle quali il noviziato fu tanto agitato e più volte scacciato dal caro suo nido. 9. In quella casa benedetta si può dire che sia stata formata la provìncia veneta : poiché in essa fu il noviziato per quasi frent’ anni, cioè dal 1837 al 1866, eccetto due esili, di cui si dirà a suo luogo ; e fu tempo, in cui la massima parte dei nostri Padri e fratelli erano usciti da quella. II P. Stòger che, come si disse, fu il primo Maestro, il 14 novembre di quello stesso anno 1837 partì da Verona, e tornò alla sua provincia. Fu singoiar- benefizio di Dio che a lui succedesse un uomo impareggiabile, quale fu il P. Pietro Maria Viscardini, che tenne 1’ ufficio di Maestro dei novizi, e per lo più ancora quel di Rettore, dall’ll novembre del 1837, salvo poche interruzioni, fino al 29 gennaio del 1868, che fu il giorno del suo felice passaggio (come ben possiamo sperare) al Paradiso. Non è facile dire se v 1 abbia altr’ uomo, cui la provincia veneta sia più obbligata : perchè egli attese tanti anni, e spesso in difficilissimi tempi, con mirabile amore e diligenza alla formazione dei novizi, sacrificandosi tutto e consumandosi per essi : e morendo lasciò dietro di sè, si può dir, tutta la provincia ammaestrata dalie sue parole e da’ suoi esempi. (l Sotto la sua disciplina il noviziato prese subito a fiorire e a spargere anche per la città il buon odore di Gesù Cristo. Si vedevano que’ nostri giovani assistere agl’infermi nell’ospedale, consolare e -istruire nella religione i carcerati, facendo in quei luoghi gran frutto d’ anime con 1’ amministrazione dei sacramenti (poiché alcuni de’ novizi erano sacerdoti) ; oltre a ciò istruire i fanciulli nella dottrina cristiana e girare di casa in casa rac-

(' Ne scrisse ia vita il P. Giuseppe Adelasio {Cenni intorno alla vita del P. Pietro M. Viscardini d. C. d. G. Torino, 1899).