Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

Capo Vili. La casa di Venezia (fino al 1846).

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la quale era stata al principio del secolo decimottavo edificata dalla Compagnia, «e dalla pietà dei Veneziani ricchissimamente ornata di marmi e d’altari. 1 Alcune persone poi, ecclesiastiche e secolari, precedute in questo e dirette dal Patriarca, ci comperarono la casa a settentrione della chiesa, la qual casa conservava tuttavia !’ antico nome di Scuola degli Specchieri : quella appunto ove stiamo presentemente, eccetto che il piano superiore allora non era abitabile, onde tutta riducevasi al pian terreno e al primo piano : ed è 1’ unica tra !e prime case della provincia veneta che ancor sia abitata da noi. Il grandioso edilizio a mezzodì della chiesa, !’ antico collegio dei (ìesuiti, era abitato dai soldati, nè per supplicarne che si facesse potemmo mai più ricuperarlo. ‘- 1 ■ 2. Entro la detta piccola casa nel luglio dell' anno 1844 si radunarono quattro Padri e due fratelli. Superiore, con titolo di Rettore, era il P. Ferrari di sopra più volte nominato, alle sapienti cure del quale dobbiamo la fondazione di questa, e di altre case, e si può dire del 1A provincia veneta. Or questi nostri Padri e fratelli il dì della festa del Nostro Santo Padre Ignazio resero insieme coi cittadini solenni grazie a Dio. li vasto e vaghissimo tempio era ornato con grandissima pompa, concorrendo a gara per abbellirlo tre Parroci della città. Stavano nei primi luoghi, disposti in bell' ordine, i personaggi più illustri di Venezia, e dietro ad essi, un popolo innumerabile. Celebrò solenne Messa Pontificale il Patriarca, e tenne egli stesso (tra gran segni d’ approvazione di tutti gli astanti) un discorso delle ragioni, onde Venezia aveva da rallegrarsi perii ritorno dei Padd. < 8) più di cento Messe si celebrarono in

0) Il Cardinal Patriarca con decreto 22 giugno 1844 ci assegnò in perpetuo la chiesa; e con altro decreto 8 luglio del medesimo anno, usando assai esplicite parole, la dichiarò esente da ogni giurisdizione parrocchiale e soggetta alla sola giurisdizione della Compagnia. Almeno fino al 1857, si seguitò a sperare che un giorno o l’altro quel beli’ edifizio fossa dato a noi. II 4di maggio del 1857 il P. Cossali scrisse da Venezia al P. Provinciale: « Quanto alla caserma, purtroppo mi è stato confidenzialmente riferito, che il Militare non ha dato il voto favorevole. Tuttavia ancora vi ha luogo a sperare. » ,:t Pel risorgimento della Compagnia di Gesù in Venezia. Discorso del Cardinal Patriarca pronunziato nella- Chiesa dell ’ Ordine il dì 31 luglio 1544. Venezia, 1844,