Breve storia della provincia Veneta della Compagnia di Gesù

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Libro I. Dal 1814 al 1848.

la morte di Francesco IV. Vi venne più tardi un’altra volta in occasione d’ un incendio scoppiato vicino al convitto, e volle egli stesso salire fino al quarto piano, e da una finestra dar gli ordini opportuni per estinguerlo. Più degna di narrazione è la venuta al convitto del Duca I’ anno seguente (1847) insieme con Io zio arciduca Ferdinando,

col principe Ferdinando fratello, con S. M. Carlo V Re di Spagna e i figli di questo, Ferdinando e Giovanni IH. Questi personaggi erano venuti a Modena per il matrimonio di Giovanni IH con Maria Beatrice sorella di Francesco V. Tutti ammirarono la bellezza del fabbricato, la pulizia che vi regnava, la sanità degli alunni. Partita la reale comitiva, il Duca mandò al Rettore una lettera, con la quale invitava tutto il convitto a godere lo spettacolo d’una finta battaglia, onde intendeva rallegrare i suoi ospiti. In questo tempo il collegio di San Bartolomeo

P. Tito Facchini S. I.

ebbe la sorte di possedere quel gran servo di Dio, che fu il P. Tito Facchini mirabile per i suoi angelici costumi, per il dono di profezia, per lo zelo infocato nel predicare, per le straordinarie mortificazioni e per un’ accesissima divozione alla Madre di Dio, il cui santo Nome con rovente metallo si aveva impresso sul petto. 1 Fu l’apostolo di Modena, cui coltivò per due anni, lasciandovi nel partire tal memoria di sè, che non è ancora svanita.

1 Ne scrisse la vita il P. Eughnio Cimatti S. I. {Vita del P. Tito Facchini d. C. d. G. Modena, 1856, pgg. 287.)