Genti d'arme della Repubblica di Venezia

il castello dei suoi congiunti di Prata, Artico di Porcia (sponte (io libere) si di od e iti mano ai predetti signori e pose la sua persona ed i luoghi di Porcia e Brugnera in potere di quelli, dichiarando di voler servire Venezia.. Comparso poi innanzi al doge Tommaso Mocenigo, prestava solenne giuramento di fedeltà, proferendosi di dar ricetto ed a fornire di vettovaglie le milizie venete, che in qualunque tempo fossero per passare nelle sue terre ed a mostrarsi costantemente amico degli amici e nemico ai nemici della repubblica ( L ). Allo fiere e cruenti lotte fra zambarlani e strumieri, che nella capitale della Patria trovavano propizi elementi di fermentare, vediamo più spesso i Porcia rimanere estranei, limitandosi talvolta solo ad aderire per parentela e tradizione o anche per solidarietà, come quando il castello di Porcia scorse rifugiati entro le sue mura molti gentiluomini scampati alla ferocia di quelle fazioni ( 2 ); ed ancor meno in seguito i Porcia prenderanno parte allo turbolenze friulane, riposando fidenti ai piedi del leone di San Marco da cui speravano ordine e pace. L’arma dei da Prata e Porcia, non ostante la divisione avvenuta nel 1214 in due famiglie, rimase la stessa, come si può rilevare dalla tomba di Pileo 1

(}) Pergamena originale nell’archivio dei conti Giuseppe e Pirro di Porcia e Brugnera. ( 3 ) Organi: I partiti in Friuli nel 1500 ela storia d'un fani oso duello. Udine, Del Bianco, 1900. Id. : La cronaca di Pre' Antonio Purliliese. Op. cit. Antonini : Il Friuli Orientale . Milano, Frano. Vallar di, 1865.

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